Fa più caldo, piove meno, ma negli anni piovosi non la batte nessuno. Diversi primati per Genova nel report meteoclima 2002-2016 redatto dall’Istat: “solo” +0,5° celsius l’anomalia di temperatura media del periodo tra i capoluoghi di regione (Perugia ha il primato con +1,5) a confronto con il valore climatico 1971-2000, mentre il valore maggiore in millimetri per anomalia di precipitazione totale media, sempre confrontando le due serie storiche, è di -206,2 mm (il valore negativo più alto), nonostante sia la seconda città per precipitazione totale nel periodo osservato.
Pioggia
Tre giorni piovosi in meno all’anno per il capoluogo ligure, alla pari di Milano. La precipitazione totale media è scesa da 1270,7 mm all’anno (primato assoluto dei capoluoghi) a 1064,5 (superata da Catanzaro), -16,2%. La variazione delle anomalie sulla precipitazione totale media annua è la più alta, in negativo, tra tutte le città: -206,2 mm.
Se gli indici di estremi climatici di precipitazione non sono molto diversi rispetto al periodo 1971-2000, cambia ben di 100 mm la quantità di precipitazione nei cosiddetti giorni molto piovosi, calando da 367,2 a 267,6 mm.
Il 2007 è stato l’anno in cui a Genova è piovuto di meno dal 1971: -713 mm (primato nazionale). Anche il 2016 è stato particolarmente significativo negativamente -440,3 mm. Le maggiori precipitazioni a Genova si sono verificate nel 2014: +832 mm, con i suoi 2.103 mm è il record della più alta precipitazione totale annua registrata dal 1971 al 2016 tra tutte le città registrate.
Altri primati genovesi tra il 2002 e il 2016:
Giorni di precipitazione superiore a 20 mm, media nazionale 10, a Genova 17; giorni con precipitazione superiore a 50 mm, media nazionale 1, a Genova 4; giorni molto piovosi, variazione negativa di -99,6 mm.
Temperatura
La temperatura media registrata in città tra il 1971 e il 2000 era di 16 gradi, tra il 2002 e il 2016 16,5, una variazione percentuale del 3,2% dal valore climatico preso per il confronto. Niente a che vedere con il 10,1% di Milano per esempio (da 14 a 15,4°).
A Genova è soprattutto la temperatura minima a essere cresciuta, superando gli 0,5° di differenza, mentre media e massima si fermano a 0,5.
Nel dettaglio, se i giorni estivi (temperatura massima sopra i 25°C) sono aumentati solo da 74 a 79 rispetto al valore climatico, crescono, e di molto le notti tropicali (temperatura minima sopra i 20°C): da 55 a 67, ancora più alto il divario dei giorni caldi (quelli che superano il 90° percentile, ossia i valori più alti della campionatura, tra 90 e 100): erano 33 tra il 1971 e il 2000 e 51 tra il 2002 e il 2016. Quasi raddoppiati sia le notti calde (sopra il 90° percentile) da 33 a 59) sia l’indice di durata dei periodi di caldo (da 7 a 13), ossia i giorni, almeno 6 consecutivi, in cui la temperatura è superiore al 90° percentile.
Stabili i giorni con gelo (2, sotto gli 0°C), mentre calano i giorni freddi (oltre il 90° percentile, da 33 a 27) e le notti fredde (quelle che superano il 90° percentile, da 33 a 26). Resta a quota 11 l’indice di durata dei periodi di freddo (per almeno 6 giorni la temperatura minima è inferiore al 10° percentile).
Nessun valore, tra quelli appena citati, risulta essere un primato nazionale, in questo ci sono città che hanno subito una maggiore variazione.
Inquinamento
Aumento esponenziale, a Genova per l’inquinamento da Ozono (O3), il superamento del valore obiettivo a lungo termine è passato da 71 giorni nel 2013, a 87 nel 2014, a 141 nel 2015 e ben 181 nel 2016. Il valore è collegato alle ondate di calore.