Soltanto Milano e Madrid chiudono in territorio positivo, le altre grandi Borse europee segnano cali moderati. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 25.956,88 punti (+0,43%) e Ftse Mib a 23.543,55 punti (+0,49%). Il Dax di Francoforte registra -0,3%, il Cac 40 di Parigi -0,1%, il Ftse 100 di Londra -0,1% e l’Ibex 35 di Madrid +0,1%).
La giornata è stata povera di stimoli, anche a causa della chiusura per festività di Wall Street. I listini europei, inoltre, sono rimasti penalizzati dal nuovo rafforzamento dell’euro, giunto quasi a quota 1,23 dollari. Milano è stata sostenuta dall’ottimo andamento di alcuni titoli, in particolare di Azimut (+12,8%), lanciata dalle indicazioni sui conti e dall’annuncio del dividendo.
A Piazza Affari continua a salire Fca (+2,14%) nel giorno in cui l’a.d. Sergio Marchionne dal Salone di Detroit ha annunciato l’obiettivo di anticipare l’azzeramento del debito al secondo trimestre 2018. Brillante Banca Carige (+7,32%) in una seduta in cui i bancari sono rimasti poco mossi.
Sul mercato dei cambi, il rapporto euro-dollaro raggiunge quota 1,226, con la moneta unica supportata dalle prospettive di una riduzione degli stimoli monetari da parte della Bce e dall’ottimismo per la formazione di un governo di coalizione in Germania. Forte anche la sterlina, che ha fatto segnare il nuovo massimo post Brexit contro il dollaro sopra quota 1,38: la divisa britannica è indicata a 1,3806 dollari (1,3731) e 0,8887 per un euro (0,8881).
In modesto rialzo il prezzo del petrolio: il future febbraio sul Wti sale dello 0,3% a 64,49 dollari al barile, mentre la consegna marzo sul Brent si attesta a 69,98 dollari (+0,16%).