Il nuovo test nucleare della Corea del Nord ha determinato una generale apertura al ribasso delle Borse europee ma l’assenza di contromisure da parte degli Usa e di stimoli provenienti da Wall Street, oggi chiusa per il Labour Day, nel corso della giornata hanno allentato la tensione e contenuto i danni. Gli investitori ora guardano al consiglio direttivo della Bce in calendario per giovedì prossimo. I listini sono rimasti comunque negativi: Londra segna – 0,36% con il Ftse 100 a 7.411,47 punti, Parigi -0,38% con il Cac 40 a 5.103,97 punti, Francoforte -0,33% con il Dax a 12.102 punti. Negativa anche Milano: Ftse Italia All-Share a 24.041,97 (-0,33%) e Ftse Mib a 21.790,62 punti (-0,31%)
Il probabile incremento delle spese per la difesa degli stati dell’area del Pacifico determinato dall’atteggiamento minaccioso della Corea del Nord hanno spinto le azioni di Leonardo Finmeccanica (+3,8%).
A Piazza Affari bene anche le Generali (+0,6%), con la prospettiva che a breve la compagnia incasserà circa un miliardo dalla cessione di asset, come indicato dal ceo, Philippe Donnet, a Cernobbio. In particolare dovrebbe essere imminente la cessione sia delle attività in Portogallo, sia di quelle in Belgio. Gli analisti di Hsbc oggi hanno raccomandato di acquistare le azioni del leone di Trieste (“Buy”).
Brillante Fincantieri, con un +7,26% in vista di una proposta “migliorativa” annunciata dai francesi per risolvere la vicenda Stx.
Fca a -1,27% a causa delle prese di beneficio dopo il rally d’agosto, incoraggiate dalle dichiarazioni di e Sergio Marchionne che ha sottolineato di non aver ricevuto alcuna offerta di acquisizioni da parte di player cinesi.
Tra le banche, Unicredit ha segnato – 0,40%, Intesa Sanpaolo -0,21%, Mediobanca -0,23%, Ubi -1,32%.
Lo spread è sceso sotto la soglia di 174 punti. L’euro si mantiene stabile sopra la soglia di 1,19 dollari (vale 1,1913 dollari e 130,44 yen, mentre il dollaro yen è pari a 109,49).
Il petrolio ha invertito rotta nel pomeriggio: il wti, contratto con consegna a ottobre, guadagna lo 0,44% e si attesta a 47,5 dollari al barile.