Chiusura in moderato rialzo per le borse europee, spinte da Wall Street che ha avviato la seduta aggiornando i propri record storici e in attesa della conclusione, questa sera del meeting della Federal Reserve. Gli investitori prevedono che vengano mantenuti invariati i tassi di interesse con un rialzo rimandato a dicembre e si aspettano di ottenere indicazioni sulle tempistiche della riduzione del bilancio dell’istituto centrale, oltre a degli aggiornamenti sull’outlook dell’inflazione. L’indice Euro Stoxx ha chiuso in rialzo dello 0,49% a 3.490 punti. Il Cac 40 di Parigi segna + 0,56%, il Dax di Francoforte +0,33% e il Ftse 100Londra +0,24%. Milano termina con Ftse Mib a 21.577,56 punti (+0,56%) e Ftse Italia All-Share a 23.802,87 punti (+0,46%)
A Piazza Affari spicca il crollo del titolo Fincantieri (-8,7%): la tensione tra Roma e Parigi sul caso Stx France, con il governo transalpino ostile all’ipotesi che Fincantieri acquisisca la maggioranza e il controllo del cda del cantiere francese ha fatto precipitare il titolo del colosso navalmeccanico. Brillante Ferrari (+4,2%) in attesa dei risultati semestrali. Bene anche A2A (+2%), che comunicherà i conti il 31 luglio, Terna (+1%) ed Enel (+1,25%) che lo faranno domani.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro viaggia in area 1,163 dopo l’escursione di ieri oltre quota 1,17. Il biglietto verde risale leggermente rispetto allo yen, con il cambio Usd/Jpy tornato sopra quota 112.
Per quanto riguarda il petrolio, i dati settimanali dell’Eia sulle scorte americane, che hanno confermato un calo delle riserve di greggio e hanno evidenziato una diminuzione sia dello stock complessivo sia della produzione, sostengono le quotazioni dell’oro nero, con Wti e Brent risaliti rispettivamente a quota 48,5 e 50,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso in area 155 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,11% dopo il balzo di ieri pomeriggio.