Al via i lavori del quarto lotto del Terzo Valico fra Genova e Milano. Il quarto dei sei lotti dell’opera è stato consegnato da Rete ferroviaria italiana al consorzio Cociv, general contractor incaricato della progettazione e realizzazione dell’opera, e prevede principalmente la prosecuzione dello scavo della galleria di valico, lunga 27 km, considerata l’opera principale della nuova linea.
Il valore del quarto lotto è pari a 1,6 miliardi di euro.
Sottoscritto anche l’atto modificativo fra Rfi e Cociv che modifica i rapporti fra il committente dell’opera e il general contractor, rafforzando le funzioni di controllo di Rfi nell’esecuzione dell’opera.
Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, assumerà il ruolo di direzione lavori e Rfi sarà presente nelle commissioni di gara per l’affidamento dei lavori.
In questo modo, le due società del Gruppo FS Italiane continueranno in maniera diretta il monitoraggio e il controllo di tutte le attività e le fasi realizzative dell’opera, secondo quanto previsto dal nuovo Codice degli appalti che garantisce maggiore legalità e trasparenza e una netta distinzione tra controllore e controllato.
Maurizio Gentile, ad e dg di Rfi , ha dichiarato: «La consegna del quarto lotto e la firma dell’atto modificativo permettono di portare avanti a pieno ritmo la realizzazione del Terzo Valico. Rfi, insieme a Italferr, continuerà a dare il proprio contributo verso il completamento di un’opera strategica, parte della rete dei Corridoi europei Ten-T, lavorando di concerto con il commissario governativo, Iolanda Romano, e con l’amministratore straordinario di Cociv, Marco Rettighieri. Il lavoro del commissario ha prodotto un deciso miglioramento nei rapporti con gli enti locali e con i cittadini mentre l’elevata esperienza e professionalità acquisita da Marco Rettighieri nella gestione di situazioni complesse si stanno dimostrando fondamentali per far tornare a pieno regime tutta la macchina realizzativa dell’opera».
«Con questo atto – ha dichiarato Iolanda Romano – si completa un percorso che ha visto collaborare il governo, Rete Ferroviaria Italiana e l’Anac al fine di proseguire con i lavori per il Terzo Valico, mettendo al primo posto la sicurezza, la trasparenza e il rapporto con il territorio. A cinque mesi dall’indagini sul Cociv, oggi ci muoviamo in un panorama completamente diverso, grazie ad una serie di azioni in linea con la nuova stagione politica che vuole opere snelle, utili e condivise: dal passaggio della direzione dei lavori da Cociv a Rfi, al commissariamento della prefettura di Roma su richiesta Anac, che ha trovato espressione finale nella nomina dell’amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri, fino allo spostamento dell’Osservatorio Ambientale da Roma ad Alessandria e il suo allargamento alle Arpa piemontese e ligure e all’Istituto superiore della sanità, la cui delibera è stata pubblicata pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale. Stiamo lavorando con un governo consapevole della strategicità dell’opera e aperto ad azioni orientate alla massima trasparenza, grazie alle quali oggi possiamo proseguire con vigore e consegnare questo quarto lotto».
«Un intenso lavoro di squadra ha permesso di arrivare in breve tempo a un importante traguardo per il Terzo Valico: la firma del quarto lotto e dell’atto modificativo tra Rfi e Cociv con cui Italferr assume la Direzione Lavori e si stabilisce che Rfi sia presente nelle commissioni di gara», questa la dichiarazione di Marco Rettighieri, amministratore straordinario del Cociv, dopo la firma. «Con il quarto lotto, che prevede soprattutto le lavorazioni nella Galleria di Valico, la più lunga d’Italia con i suoi 27 chilometri, l’opera entra nel vivo delle attività».
La nuova linea Genova – Milano, consentendo di superare gli attuali ostacoli allo sviluppo del trasporto ferroviario tra Genova, Milano e Torino, è parte fondamentale del Core Corridor Ten-T Reno-Alpi, il più importante asse europeo di collegamento Nord – Sud su cui si muove il maggior volume di merci trasportate in Europa, attraversando i Paesi a maggior vocazione industriale (Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svizzera e Italia) e connettendo il Mediterraneo con il Mare del Nord, i porti dell’Alto Tirreno con quelli del Nord Europa. Il costo complessivo dell’opera è pari a 6,2 miliardi di euro, di cui a oggi risultano finanziati 3,8 miliardi di euro (oltre il 60% del totale).