Giornata in crescendo per i listini europei, che hanno avuto un avvio debole in conseguenza dello stop subito al Congresso dalla riforma sanitaria di Donald Trump e si sono riprese anche grazie a Wall Street, sostenuta dai buoni dati sull’immobiliare e sulla fiducia dei consumatori che ha portato l’indice Conference Board ai massimi dal 2000, e hanno chiuso in territorio positivo.
In testa al gruppo Francoforte, che ha guadagnato l’1,28% a 12.149 punti, seguita
da Milano, con Ftse Italia All-Share a 22.413,97 (+0,91%) e Ftse Mib a 20.330,42 (+1,02%). Bene anche Londra (+0,68% a 7.343 punti) e Parigi, salita dello 0,57% a 5.046 punti
A Piazza Affari, rally di Tenaris (+7,69%) dopo l’outlook dell’a.d. Paolo Rocca nel corso della Scotia Howard Weil energy conference di New Orleans. Molto bene anche Saipem (+6,46%). Positivo tutto il comparto bancario: Unicredit guadagna l’1,69%, Ubi l’1,39%, Mediobanca l’1,13%, Banco Bpm + 0,67%, Bper + 0,62%, e Intesa sp + 0,32%, Carige +2,06. Pochi i titoli col segno meno: Buzzi (-1,76%), Recordati (-0,90%), Terna (-0,69%), Poste (-0,32%) e Ferragamo (-0,22%).
Nell’energia, Eni +0,53% ed Enel +0,70%.
Tra gli industriali, bene Fca (+2,90%) e Cnh (+1,89%). Nel lusso brillante Moncler (+2,24%).
Sul mercato dei cambi, l’euro torna sotto quota 1,09 dollari (ieri il top è stato a 1,0906, massimo dal 10 novembre 2016) e passa di mano per 1,085 dollari (1,0882 ieri alla chiusura dei mercati europei) e 119,88 yen (120,27).
Dollaro/yen a 110,39 (110,53)