Le Borse europee chiudono in calo, ad eccezione di Londra, per gli esiti del G20 di Baden Baden che lasciano il timore di misure protezionistiche da parte degli Usa. Il summit dei 20 ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali è terminato con un comunicato conclusivo dove non è stato preso alcun impegno in merito all’impegno a evitare il protezionismo. Il documento è stato visto da molti come un segnale che Trump voglia perseguire la politica annunciata in campagna elettorale di “tutela del lavoro americano”. Intanto, archiviati il voto olandese e il rialzo dei tassi Fed, gli investitori guardano alle elezioni francesi di fine aprile.
A Parigi il Cac 40 ha perso lo 0,34% a 5.012,16 punti, a Francoforte il Dax 30 è arretrato dello 0,35% a 12.052,90 punti mentre a Londra l’Ftse 100 ha guadagnato lo 0,07% a 7.429,81 punti, raggiungendo un nuovo record grazie al calo della sterlina dopo la decisione di indicare il 29 marzo come data per invocare l’articolo 50 e uscire dall’Ue. Anche Milano in negativo, con Ftse Italia All-Share a 21.978,45 (-0,29%) e Ftse Mib a 19.968,55 (-0,53%). Wall Street in moderato guadagno.
A Piazza Affari negativi gli energetici con Enel a -0,48%, Eni -0,47%, Snam
-0,87%. Netto arretramento di Leonardo (-3,60%) dopo la decisione di sostituire al vertice l’ad Mauro Moretti con Alessandro Profumo. Tra gli altri industriali a maggior capitalizzazione, Fiat Chrysler -1,77%, Brembo -0,66%.
Per quanto riguarda i finanziari, Mediobanca a -0,24%, Unicredit -1,23%, Intesa Sanpaolo invariata a 2,4820 euro per azione, Generali -0,14%. In controtendenza Unipol e
UnpolSai, rispettivamente in rialzo del 2,49 e del 2,44 per cento.
Telecom Italia, in vista del cda di giovedì prossimo, segna -0,37%.
In rialzo gli editoriali, con Rcs a +3,94% in scia ai conti 2016 e le previsioni per il 2017, mentre Il Sole 24 Ore ha chiuso con un clamoroso +25,63% a 0,4950 euro dopo la diffusione dei preliminari 2016 e i target per il 2018 e il 2020.
Sul mercato dei cambi, la moneta unica vale 1,0744 dollari (1,0738 venerdì in chiusura) e 121,02 yen (120,98), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 112,64 (112,67). Perde posizioni la sterlina.
Recupera gran parte delle perdite della mattinata il prezzo del petrolio: il future aprile sul Wti cede lo 0,74% a 48,42 dollari al barile, mentre è in lieve rialzo la consegna maggio sul Brent, che segna +0,08% a 51,80 dollari.