Un progetto sperimentale di bus elettrici, una soluzione innovativa per la mobilità del centro spezzino, il rilancio della storica azienda Schiffini, il consolidamento della storica Gesta srl, fondata 23 anni fa e ormai affermata sul piano internazionale. E un probabile ingresso in politica, che verrà definito nei prossimi giorni. Sono gli impegni di Renato Goretta, presidente e amministratore delegato di Atc Esercizio, fondatore e amministratore di Gesta srl e amministratore unico della Schiffini, possibile candidato a sindaco della Spezia per il centro-destra.
Ne parla a BusinessJournal Liguria lo stesso Goretta.
– Partiamo da Atc, l’azienda di trasporto pubblico spezzino, c’è un progetto green in cantiere?
Atc Esercizio sarà l’azienda pilota del Progetto Smart Bus, che prevede la sperimentazione in città di bus elettrici con supercapacitori ricaricabili ai capilinea. Verrà realizzato in partnership con E-Co, Politecnico di Milano, Mecaprom Technologies Corporation e Ireth Advisor Diten Scuola politecnica dell’Università di Genova. Realizzeremo un capolinea sul quale far transitare questo autobus e La Spezia potrà vantare un progetto di grande valore ambientale. Sarà sperimentato sulla linea del 5 o del 12, entrambe linee cittadine complicate e sarà un modo per testare sul campo i costi di produzione di ogni chilometro per far sì che siano sostenibili anche economicamente.
– Sulla mobilità cittadina, visto anche il dibattito intorno alla ipotesi di completa pedonalizzazione di Piazza Verdi, cosa propone?
La Spezia ha tre assi viari principali: viale Italia, piazza Verdi e la galleria Spallanzani. La mia teoria è che non importa dove passa il bus, ma dove si ferma. Per questo, se si eliminano le fermate da piazza Verdi, a logica andrebbero trovate alternative vicine, come in via Settembre e via Persio. La mia soluzione però è legata a una visione diversa della mobilità del centro cittadino con due capilinea, uno al Centro Kennedy e d uno alla Stazione Ferroviaria che funzioni da collegamento e smistamento delle linee periferiche e con mobilità elettrica del centro storico, in modo tale che il passaggio dei bus in Piazza Verdi non sia più un problema. Una soluzione funzionale anche al ripristino del tessuto commerciale del Centro Kennedy.
– Che linee aziendali sono state adottate in questi anni?
Abbiamo dato particolare attenzione ai costi ed esteso la procedura della gara di appalto a tutte le forniture. Atc ha fatto una gara d’appalto per energia elettrica che viene comprata interamente da fonti rinnovabili, con una certificazione del 100%, con un risparmio di 50 mila euro l’anno. Abbiamo chiuso gli ultimi bilanci in utile e questa gestione dei costi garantirà bilanci in attivo anche per i prossimi anni.
– In merito a occupazione e mezzi, quali sono i dati e le politiche adottate?
Dal punto di vista occupazionale abbiamo rinforzato il settore dedicato alla manutenzione, sostituito autisti in pensione con nuovi e ridotto il personale indiretto. Abbiamo 450 persone impiegate e stiamo sviluppando progetti di welfare aziendali quali lo della lingua inglese esteso ai lavoratori anche senza contatto con pubblico e i famigliari e borse di studio, a fine fine anno avremo il progetto completo e parte del premio di produzione transiterà proprio tramite il welfare. Sul fronte dei mezzi i bilanci consentiranno l’arrivo di 25/28 autobus nuovi,10 acquistati con fondi propri e 15/18 tramite fondi regionali. I mezzi in totale sono poco più di 250.
– Parliamo dell’azienda Schiffini, della quale è amministratore unico: come procede?
La Schiffini è da sempre una realtà di prestigio con un mercato internazionale che si è formato grazie a prodotti di grande design. Viste le difficoltà economiche in cui versava nonostante le possibilità dell’impresa, ho presentato un progetto di assunzione dal fallimento approvato dal tribunale della Spezia il 30 maggio del 2016. Il 23 febbraio scorso ho firmato l’omologa del concordato e l’azienda è tornata al pieno esercizio delle funzioni. Ora la prospettiva è di crescita e di reintegrazione nel pieno del processo produttivo, riprendendo da subito la rete commerciale. Punteremo soprattutto all’esportazione sviluppando il mercato orientale, nord americano e russo e a fine marzo aprirà uno store monomarca a Londra. Il prodotto c’è, la Schiffini da sempre ha dettato le regole del gusto, trasformando la cucina da mobilio a modo di vivere attraverso preziose collaborazioni come quelle con Vico Magistretti, Alfredo Häberli, Jasper Morrison. L’ultima produzione la cucina Lepic, firmata da Jasper Morrison, è stata presentata lo scorso anno al Salone del Mobile di Milano.
– E la sua prima azienda, Gesta Srl, come sta andando?
Abbiamo da poco degli uffici nuovi per una realtà che esiste da 23 anni e che ha sempre più un mercato internazionale. E’ con il tempo diventata una struttura consolidata, che ha sviluppato competenze diversificate e specializzate con clienti dal 1994, quando è stata fondata dal sottoscritto e da Michela Lucietti. Ci occupiamo di consulenze e formazione per tutti settori merceologici, in maniera continuativa, il nostro slogan è infatti “aperti per ferie”.
– Parliamo infine del suo impegno con il Laboratorio La Spezia Città Intelligente, com’è nato?
Il Laboratorio la Spezia Città intelligente è un’associazione sorta virtualmente e che prevede ora anche incontri pubblici per un dibattito diretto. Nasce da una pagina sui social che in poco più di un mese ha raccolto più di 1.300 like. Per me è uno spazio d’interazione e di confronto per la costruzione del futuro, con l’obiettivo è di arrivare progetto di città da consegnare nelle mani dei futuri amministratori.
– Dal punto di vista politico, è una scesa in campo?
Si tratta di progetto trasversale alla politica con a oggi più di 30mila interazioni. Quando ci saranno candidati eventualmente si prenderà una decisione; per ora l’idea è di arrivare a un documento con pochi punti, obiettivi a breve, medio e lungo termine e risorse. Sono convinto che per raggiungere dei risultati non siano sufficiente in questi periodo solo le capacità politiche: la politica decide al 50%, gran parte delle persone non va più a votare, il disinteresse è un grande problema. C’è una generazione intera che si allontana dalla partecipazione per delusione. Ecco, secondo me va recuperata.