La Regione proroga la moratoria delle sanzioni per gli ambulanti. Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità il Disegno di legge 112 “Disposizioni transitorie in materia di commercio sulle aree pubbliche e modifiche alla Legge regionale 2 gennaio 2007 n. 1 Testo unico in materia di commercio.
Il provvedimento dispone la proroga fino al 31 dicembre prossimo della sospensione delle sanzioni da parte dei Comuni per i venditori ambulanti che non hanno ancora presentato la Carta di esercizio. La sospensione delle sanzioni sarebbe, altrimenti, scaduta il 12 ottobre scorso.
La Carta di esercizio è stata introdotta con la legge regionale 23 del 22 dicembre 2015 e, insieme all’Attestazione annuale, ha sostituito il Durc, cioè il documento che doveva essere presentato annualmente dai venditori ambulanti per attestare il regolare pagamento delle imposte e dei contributi.
La Carta di esercizio deve essere compilata dall’operatore e contiene i dati dell’impresa e dei titoli abilitativi ed è prevista una serie di sanzioni, graduate sulla base del tipo di violazione. Il provvedimento approvato oggi prevede, inoltre, un termine unitario per la pubblicazione dei bandi relativi al rilascio delle concessioni dei posteggi su aree pubbliche, che è stato fissato al 31 dicembre 2016 per tutti i Comuni liguri.
«Siamo dalla parte delle imprese che vogliono mettersi in regola – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico e al commercio Edoardo Rixi – ma saremo inflessibili sugli abusivi cronici del modello mercatino corso Quadrio di Genova. A breve convocheremo il tavolo di monitoraggio per un confronto sulle problematiche del settore con le associazioni del comparto e con gli enti locali, allargato anche all’Inps, all’Inail e al sistema dei Confidi. Purtroppo se siamo arrivati alla necessità di inserire una proroga alla scadenza per la messa in regola è per problemi e lungaggini di certo non dovute alla Regione che ha lavorato in tempi record. Inoltre, ci siamo già da tempo attivati per reperire un software, gratuito, per caricare le pratiche. Se ci sono stati intoppi, in questi mesi, ad esempio all’interno di qualche Comune, è probabilmente responsabilità del governo che anziché finanziare le competenze degli enti locali, sa solo tagliare: se passerà la riforma di Renzi sarà peggio ancora».