Convertire gli invenduti dei mercati ortofrutticoli in plastica 100% biodegradabile per la realizzazione di packaging ecosostenibile per frutta e verdura, ora è possibile.
Il team di ricerca Smart Materials dell’Istituto Italiano di Tecnologia, guidato da Athanassia Athanassiou, in collaborazione con Società Gestione Mercato di Genova (Sgm) e Ascom Confcommercio, ha presentato oggi a Berlino il progetto di economia circolare innovativo.
Nel corso dell’evento di presentazione “The new life of fruits and vegetables – bioplastic packaging and circular economy” allo Spazio Italy a Berlino, è stato mostrato dal ricercatore Iit, Giovanni Perotto, il primo prodotto sperimentale nato dalle tecnologie brevettate da Iit e nate dalla collaborazione con il Mercato Ortofrutticolo di Genova e Ascom: un imballaggio in bioplastica che va a sostituire il tradizionale “alveolo” nelle cassette di frutta e verdura per preservare l’integrità del prodotto. Questa tipologia di packaging è stato realizzato interamente a partire dallo scarto dei carciofi e dei pomodori invenduti al mercato ortofrutticolo genovese.
I ricercatori hanno sviluppato diversi processi produttivi che permettono una conversione totale dell’ortaggio di scarto in bioplastiche. I diversi processi vanno dalla conversione del vegetale in bioplastica con un processo acquoso, alla preparazione di compositi (100% da fonti sostenibili) termoplastici e termoformabili. Queste tecnologie riescono contemporaneamente a prevenire lo smaltimento dei rifiuti vegetali, risparmiando un onere, a recuperare materia prima dal rifiuto organico e a ridurre l’utilizzo di plastica non biodegradabile e da fonti fossili.
Questi prototipi possono essere visti come parte di un progetto di economia circolare, in cui lo scarto del mercato ortofrutticolo è stato trasformato in un prodotto utilizzato direttamente nel luogo d’origine e facilmente biodegradato a fine vita. I prodotti realizzati saranno riutilizzabili proprio dagli stessi operatori grossisti del mercato associati a Fedagromercati Ascom Confcommercio coinvolti nel progetto pilota.
Per trasformare questo progetto – che ha avuto il sostegno immediato di Comune di Genova e Camera di Commercio di Genova – in una realtà concreta, a Fruit Logistica sono stati avviati contatti con diversi potenziali investitori per far partire un progetto di startup dedicato, coinvolgendo un’ampia rete di strutture che permetta di implementare uno scale up della produzione e la commercializzazione dei prodotti. Già ieri la segnalazione dell’Ambasciatore italiano, Pietro Benassi, nell’ambito del tradizionale evento in occasione di Fruit Logistica, che ha citato la particolarità del progetto nel corso del suo intervento.