«Va fatta una seria riflessione su come si organizza il partito, su come si parla alla comunità, su come si programma il riscatto di una regione. Ci sono delle cose che non hanno funzionato e che non possono essere risolte solo con il ricorso alle primarie», commenta così il ministro della Giustizia Andrea Orlando sull’esito delle elezioni regionali in Liguria, intervenuto oggi al convegno dei Giovani Industriali a Santa Margherita Ligure.
E tra le richieste avanzate dai giovani industriali, proprio quella di costruire una giustizia amministrativa più rapida, passando per la riforma dei Tar: «Richiesta legittima da parte degli imprenditori – risponde Orlando – ma bisogna compiere i passi facendo attenzione a non cadere dalla padella alla brace, senza rischiare quindi di appesantire la giustizia civile con troppe competenze». Competenze che invece si stanno allargando per il tribunale delle imprese: «Si tratta di un ente che oggi ha competenze limitate e tempistiche europee – spiega il ministro – stiamo avviando un percorso di aumento di competenze e specializzazione dei giudici per fornire un iter più specifico e protetto per le imprese, aiutando anche a costruire lo stesso linguaggio tra chi chiede giustizia e chi lavora per darla».
Tra i tasti dolenti per l’impresa, anche la complessità della burocrazia e i tempi biblici della giustizia: «Stiamo lavorando anche su questo: siamo l’unico Paese in Europa ad avere informatizzato l’intero primo grado del civile, operazione che ha consentito un risparmio di 50 milioni di euro di carta. Ma tempistiche più veloci, per esempio in termini di giustizia civile, passano anche per la prevenzione del conflitto e la conciliazione: in Italia ci sono 240 mila avvocati.Chiediamo loro di provare a “farsi carico” dei problemi della giurisdizione, cercando di togliere un po’ di lavoro ai giudici puntando proprio su conciliazione e prevenzione: già quest’anno abbiamo contato 500 mila cause civili in meno rispetto all’anno precedente».