Chiusura positiva, al termine di una seduta vivace, per le Borse europee, incoraggiate dalla prospettiva di un intervento «significativo e di impatto» della Banca centrale europea, preannunciato dal governatore della Banca di Finlandia e membro del consiglio della Bce Olli Rehn in un’intervista al Wall Street Journal.
Parigi segna +1,22%, Francoforte+1,23%, Londra+0,71%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 22.167,22 punti (+1,43%) e Ftse Mib a 20.322,59 punti (+1,51%). In contrazione lo spread Btp/Bund, arrivato a 209 punti base (variazione-3,99%, rendimento btp 10 anni+1,40%, rendimento bund 10 anni-0,68%) da 217 pb della chiusura precedente.
A Piazza Affari le banche sono state spinte dalla diminuzione dello spread, con Ubi +5,62, Banco Bpm +4,04%, Unicredit + 3,71%. Acquisti anche su Enel (+4,59%), che nei giorni scorso ha rassicurato il mercato sulla sua attività in Argentina. Fuori del listino principale rally Mediaset (+9,89%), più volte entrate in asta di volatilità e tornate al di sopra del prezzo di recesso che sarà pagato a chi non approverà il riassetto nella holding olandese Media For Europe.
Sul Forex la prospettiva di una Bce sempre più accomodante penalizza l’euro, indicato a 1,1097 dollari (1,1150 ieri in chiusura) e 117,98 yen (118,37), mentre il rapporto dollaro/yen è a 106,32 (106,11).
In modesto rialzo il prezzo del petrolio: il future settembre sul Wti sale dello 0,31% a 54,64 dollari al barile, mentre la consegna ottobre sul Brent mette a segno un +0,65% a 58,61 dollari.