«Tutti siamo fratelli, ci sono tanti che vogliono disunirci: il crollo del ponte ha diviso la città ma non i nostri cuori. In questo momento di unione non esiste morto cristiano o musulmano ma un nostro caro. Tutti quanti vogliono sapere la verità e tutti quanto hanno bisogno di pazienza per sopportare le perdite umane».
Lo ha detto Alfredo Maiolese, presidente della Lega dei musulmani europei e portavoce della comunità musulmana di Genova, alla cerimonia di commemorazione delle vittime del ponte Morandi.
Maiolese ha citato la sura 103 del Corano in cui si lodano gli uomini che «vicendevolmente si raccomandano la verità e vicendevolmente si raccomandano la pazienza».