Chiusura in netto rialzo per le borse europee, incoraggiate dall’ottimismo sui colloqui Usa-Cina e da una serie di trimestrali positive. L’apertura nei rapporti tra Wasshington e Pechino ha spinto in generale i comparti automotive, tecnologia e beni industriali, tra i più legati all’export. Londra segna +0,56%, Parigi +0,92% e Francoforte +1,64% grazie al rialzo di Daimler (+5%), dopo che i cinesi di Baic hanno comprato il 5% della casa automobilistica tedesca. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 23.890,88 punti (+0,93%) e Ftse Mib a 21.954,66 punti (+1,01%). Lo spread Btp/Bund è tornato a ridursi dopo l’aumento di ieri: oggi si è attestato sui 194 punti base (ieri sera 205 pb), con variazione-3,14%, rendimento Btp 10 anni+1,60%, rendimento Bund 10 anni-0,35%.
L’allarme sulla crescita dell’Italia lanciato dal Fmi che nell’aggiornamento del World Economic Outlook ha confermato la stima di +0,1% per il pil italiano nel 2019, rivedendo però al ribasso di 0,1 punti percentuali a +0,8% quella per il 2020, non ha turbato Piazza Affari dove hanno preso il volo Pirelli (+8,64%), Prysmian (+5,85%), Leonardo (+3,1%), Fca (+ 3,08%).
In moderato calo il petrolio (i contratti a settembre del Wti scendono dello 0,28% e quelli del Brent di pari scadenza dello 0,32%).
Sul Forex l’euro è sceso a 1,115 dollari, da 1,119 in avvio e 1,122 ieri) e vale 120,528 yen (121 in apertura e 121,03 ieri), mentre il cambio dollaro/yen è pari a 108,123.