È in calendario per sabato 8 giugno con inizio alle 15.30, a Genova, a Palazzo Ducale, l’evento We’re Back, primo appuntamento dedicato ai giovani italiani che hanno lasciato l’Italia o stanno pensando di farlo. Un evento per analizzare e valorizzare le potenzialità di un futuro in Italia, valutando le condizioni necessarie per invertire la rotta della fuga dei cervelli. Secondo il rapporto Istat 2018 sul “Benessere equo e sostenibile”, a fronte di 16mila laureati tra i 25 e i 39 anni che, nel 2016, hanno lasciato il Bel Paese, si contano nello stesso periodo solo 5mila rientri.
L’evento – organizzato dall’associazione genovese NewGen e sponsorizzato da Banca Passadore, con il patrocinio del Comune di Genova e della Regione Liguria – nasce con l’obiettivo di creare un appuntamento annuale innovativo e interessante per tutti i giovani italiani, che parta da Genova e si apra ad altre città e che proponga incontri, formazione e networking, condivisione di storie di successo vissute da coloro che hanno fatto rotta di rientro in Italia e focus sulle best practices da importare nel nostro Paese.

Il programma prevede il saluto di Palazzo Ducale, del sindaco di Genova Marco Bucci, che ha voluto fortemente questo evento, e del direttore area tecnologica ed innovazione del Comune di Genova Alfredo Viglienzoni. Si proseguirà con la presentazione dei lavori (a cura dell’inviato delle Iene Nicolò De Devitiis), con brevi interventi sulle proprie esperienze e sul rapporto Italia-estero da parte dell’economista Carlo Cottarelli, del ceo di Fastweb Alberto Calcagno, dell’imprenditore Federico Grom, del direttore di orchestra Alvise Casellati e dell’attrice Sabrina Impacciatore.
Il confronto proseguirà con una tavola rotonda moderata dal giornalista Ferruccio De Bortoli, con la partecipazione del ceo di Beesy, Matteo Concas e del ceo di Wylab Vittoria Gozzi, oltre che di Cottarelli e Calcagno.

«Considero – spiega il sindaco Bucci – le esperienze all’estero utili per imparare, conoscere, entrare in contatto con nuove culture per poi ritornare in Italia valorizzando ciò che si è appreso. Nella città ideale che immagino, e sono sicuro che Genova diventerà una città così, capofila di questi nuovi concetti, vedo giovani brillanti che hanno voglia di mettersi in gioco in altri paesi per poi ritornare a vivere in Italia con successo. Dopotutto, Genova e i genovesi sono stati per secoli padroni del mare e hanno conquistato terre in giro per il mondo, sempre poi tornando in patria, a casa. We’re Back è un evento importante con personaggi di grande livello con esperienze di vita da raccontare e sono orgoglioso che sia Genova ad ospitare un appuntamento così innovativo».
«Che un giovane si trasferisca all’estero – dichiara a Liguria Business Journal il presidente di NewGen, Giuseppe Campo Antico – non è di per sé negativo, bisogna però che il giovane abbia la possibilità di ritornare. Allora arricchirà il Paese delle esperienze fatte altrove».

Campo Antico, 27 anni, architetto, attivo nel project management, è uno dei cervelli fuggiti e ritornati. «Ho studiato a Rotterdam – racconta – e lì ho lavorato per un anno. Poi ho trovato un’opportunità di lavoro a Milano e sono tornato in Italia. Quando abbiamo fondato NewGen eravamo 11, tutti all’estero, e cinque sono già tornati in Italia. Tendenzialmente a Milano». Tornare, quindi, è possibile. «Sì, ma oltre all’impegno personale dei giovani è essenziale quello delle istituzioni. Per facilitare il rientro delle risorse e valorizzare quelle rimaste bisogna favorire la crescita economica, sociale e culturale del Paese».
L’evento è gratuito e aperto al pubblico, previa registrazione sul sito wearebackitaly.it.