Chiusura in forte rialzo per le borse europee, che hanno superato il pessimismo di ieri. Il rapporto migliore delle previsioni sui nuovi occupati in dicembre negli Stati Uniti (312.000 contro i 176.000 attesi), la ripresa dei contatti Usa-Cina, le dichiarazioni rassicuranti del numero uno della Fed Jerome Powell, che in un intervento pubblico, ha indicato che la banca centrale Usa sarà «paziente» e pronta a modificare la propria condotta di politica monetaria in caso di mutamento delle condizioni, e il rialzo dei prezzi del greggio hanno invertito la tendenza dei listini, ieri in ribasso in scia al taglio delle guidance di Apple sui ricavi trimestrali e ai dati deludenti del manifatturiero Usa.
Francoforte segna +3,37%, Parigi +2,72%, Londra+2,18%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 20.718,93 punti (+3,13%) e Ftse Mib a 18.831, 79 punti (+3,37%). Lo spread BtP Italia/Bund a 10 anni si attesta sui 268 punti base dai 275 pb di ieri sera.
A Piazza Affari hanno trainato il listino principale i petroliferi, con Saipem (+6,47%), Tenaris (+3,77%) ed Eni (+3,61%). In evidenza anche Unicredit (+5,96%), Cnh Industrial (+5,97%), Mediobanca (+5,95%). Il titolo Stm, che ieri aveva chiuso a-11,7%, travolto dal ribasso di Apple e di tutto il comparto tecnologico, oggi segna + 1,82%.
I prezzi del greggio sono saliti di oltre il 2% per il wti a 48 dollari il barile.
Sul fronte dei cambi l’euro ha chiuso sopra 1,14 sul dollaro.