Torna il timore di una guerra dei dazi tra Usa e Cina dopo che Donald Trump, a pochi giorni dall’incontro con il presidente cinese Xi Jinping, in un’intervista ha dichiarato che se i due governi non troveranno un accordo Washington imporrà dazi su tutto il made in China e le borse europee chiudono in rosso. Il Cac 40 di Parigi segna -0,24%, il Dax di Francoforte -0,4%, il Ftse 100 di Londra -0,2%.
Milano ha risentito anche dell’incertezza circa l’esito del confronto tra il governo italiano e la commissione Ue su conti pubblici italiani. Alle dichiarazioni di Roma di poter ritoccare le voci di spesa non hanno ancora fatto seguito impegni precisi. Piazza Affari ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 21.017,63 punti (-0,41%) e Ftse Mib a 19.150,38 punti (-0,43%).
Lo spread spread BTP Italia/Bund a 10 anni è tornato a crescere, attestandosi a a 294 punti base, con rendimento decennale al 3,29%. Ieri sera si era fermato sui 290 pb dai 307 punti della chiusura precedente.
A Milano sul listino principale il maggiore ribasso è di Ferrari, danneggiata dallo scontro tra Washington e Pechino. Banche in ordine sparso con Bper – 3,51%, Banca Generali +3,77%, Banco Bpm +1,75%. Fuori del listino principale in ripresa Carige (+5,88%).
Il petrolio rallenta dopo la crescita dei giorni scorsi (+0,15% il Wti a gennaio e -0,05% il Brent).
Sul valutario, euro/dollaro scende a 1,1291 dollari (1,1308 in avvio e 1,1347 ieri) mentre l’euro/yen è a 128,457 e il dollaro/yen a 113,766.