Lunedì 24 settembre scioperano gli addetti degli appalti ferroviari che effettuano servizi di pulizia a bordo, nelle stazioni e negli uffici di Fs, accompagnamento dei vagoni letti e cuccette, ristorazione a bordo dei treni a lunga percorrenza e regionali.
Si tratta della seconda mobilitazione nazionale, dopo quella del 20 luglio scorso, che in Liguria riguarda circa 450 addetti, tutti interessati da ammortizzatori sociali. Nella nostra regione, come nel resto d’Italia, l’esubero è stimato nel 20% degli organici. Attualmente, come si legge nella nota Cgil, “la società che gestisce le pulizie del trasporto regionale (Società Boni) ha dichiarato 15 licenziamenti, per i quali siamo alle fasi finali del confronto, che al momento non prevede esiti positivi nonostante l’impegno dell’assessore regionale al lavoro”.
Prosegue la nota: “La prossima scadenza degli ammortizzatori, prevista per legge il 24 settembre (giorno dello sciopero), in assenza di un intervento del ministero del Lavoro, rischia di produrre un serio dramma sociale lasciando senza integrazioni salariali i lavoratori sospesi in contratto di solidarietà. Di conseguenza, come già sta accadendo nelle altre regioni d’Italia, le aziende appaltatrici anche in Liguria sarebbero costrette ad aprire le procedure di legge dichiarando un centinaio di licenziamenti a livello regionale. Da parte sua, nemmeno la decretazione di urgenza per “l’emergenza Ponte” dimostra di prevedere le soluzioni necessarie in termini di ammortizzatori in deroga. Anche il Gruppo Fs non ha dato alcun segnale di accogliere le richieste di aumentare le lavorazioni assegnate, dimostrando una gravissima irresponsabilità sociale”.