Il luna park di Genova è a rischio trasferimento dalla sua storica sede di piazzale Kennedy. Secondo una nota stampa dell’Associazione Nazionale Spettacoli Viaggianti, a causa del progetto waterfront di Levante di Renzo Piano, i “Baracconi” (questo il nome con cui i cittadini si rivolgono affettuosamente al parco divertimenti della Foce) potrebbero letteralmente togliere le tende e spostarsi dal centro cittadino alla periferia.
«Dopo aver letto alcuni articoli e ascoltato con viva preoccupazione dichiarazioni rilasciate recentemente dalle istituzioni, durante un incontro, sulla futura collocazione del parco divertimenti di Genova, manifestiamo il nostro disappunto sulle soluzioni sinora proposte – spiega Ferdinando Uga, presidente interregionale per la Liguria e la Lombardia di Anesv-Agis, l’associazione più antica che rappresenta gli esercenti dello spettacolo viaggiante – In pieno spirito collaborativo, ma altrettanto fermi e decisi in difesa delle imprese che rappresentiamo, riteniamo che lo spostamento del Luna Park in periferia (si è parlato di Sampierdarena o Cornigliano) sia un errore, sia in termini economici, sia in termini di sicurezza; allestire un Luna Park in una posizione decentrata, magari anche poco frequentata, rischierebbe di diventare un’attrazione isolata e più complicata da gestire sotto il profilo di sicurezza. E questo provocherebbe un danno d’immagine non solo per noi, ma soprattutto per la città e la sua amministrazione».
«Viviamo con apprensione questa sorta di “trasloco” veloce, che rischia di somigliare a una valutazione frettolosa e superficiale di quel fenomeno culturale ed economico che contraddistingue la presenza di questo grandioso luna park nel baricentro della città – continua Uga – Speravamo che dentro il progetto waterfront, ci fosse un angolo anche per quella cittadella del divertimento di cui tante volte si era parlato. Se così non è, chiediamo all’amministrazione di rivedere la decisione di abbandonare il centro cittadino, poiché il luna park necessita di una sistemazione che rispetti i frequentatori ma soprattutto le imprese, che hanno il diritto di lavorare in completa sicurezza in una posizione dignitosa. Non capiamo inoltre perché si parli di trasferimento adesso, in un momento in cui il progetto waterfront è ancora in via di definizione e non c’è alcun cantiere in programma. Per noi sarebbe molto doloroso sottostare all’obbligo dello spostamento, per poi vedere il “nostro” piazzale abbandonato per anni, in attesa di una riqualificazione ancora non definita. Quando avremo la sicurezza della partenza dei lavori, saremo aperti a collaborare con l’amministrazione per progettare insieme una nuova sistemazione che rispetti il valore della precedente, continuando a svolgere quella funzione sociale di aggregazione riconosciuta dallo Stato attraverso l’art.1 della nostra legge quadro 337/68».
Il luna park anima il quartiere della foce per cinquanta giorni all’anno con circa 120 mila presenze. Si tratta della struttura mobile più grande d’Europa.