Apertura quasi invariata per la Borsa di Milano: il primo Ftse Mib segna un -0,03% a quota 23.616,13 punti, ma l’indice vira deciso verso il segno più dopo i primi scambi. Tra i titoli in evidenza Stmicroelectronics (+1,86%), dopo i conti archiviati con ricavi netti di 8,35 miliardi (+19,7%), e un utile netto di 802 milioni di dollari, (+386%). Giù il comparto del lusso: Salvatore Ferragamo -1,65%, Moncler -1,33%.
Anche le Borse europee intorno alla parità, con l’eccezione di Francoforte che segna un -0,3%. Parigi -0,02%. Londra +0,04%.
Nei mercati asiatici le Borse hanno chiuso in calo, con Tokyo che lascia sul terreno l’1,13%, influenzata dallo yen che va ai massimi sul dollaro da 4 mesi.
Si attende l’esito della riunione della Bce per le decisioni di politica monetaria. Tra i principali macro attesi l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende in Germania, i nuovi ordinativi e le vendite industriali italiane. Negli Stati Uniti le richieste di sussidi di disoccupazione, la bilancia commerciale e le scorte magazzino.
Nei cambi prosegue il rafforzamento dell’euro verso il dollaro, l’amministrazione Usa spinge per una moneta debole. La moneta unica europea sale dello 0,13% a 1,245 dollari.
Il calo del dollaro fa crescere il prezzo del petrolio. Il Brent del Mare del Nord è salito a 71 dollari al barile, tornando al livello del dicembre 2014, con una crescita dello 0,71%. Sale anche il Wti del Texas a 66,28 (+1%).
Apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund che segna quota 131 punti sullo stesso livello della chiusura di mercoledì. Il rendimento del decennale italiano è pari all’1,89%.