Il consiglio metropolitano di Genova ha approvato la delibera sulla fusione in una newco di Atp spa e Amt, le aziende di trasporto pubblico del territorio metropolitano genovese e del capoluogo.
14 voti favorevoli su 19. I 5 consiglieri di centrosinistra che si sono astenuti hanno comunque dichiarato un sostanziale sostegno alla scelta politica del sindaco di Genova di non affidare il servizio di trasporto pubblico tramite gara ma direttamente a un’azienda in house.
In discussione, le garanzie che l’opposizione ha chiesto a Marco Bucci sull’operazione sono state di ordine economico (efficienza di gestione) e di equilibrio nella governance (rappresentanza dei comuni nel cda della newco). Sul primo punto il sindaco metropolitano ha escluso che un azionariato interamente pubblico sia sinonimo di inefficienza, mentre sul secondo punto ha detto che la richiesta è prematura, poiché la rappresentanza territoriale negli organi di gestione della società sarà prevista dallo statuto, che lo stesso consiglio metropolitano, a tempo debito, contribuirà a scrivere. Prematuro anche discutere di piano industriale.
Resta il nodo della liquidazione del socio privato di Atp Esercizio, la controllata di Atp spa che la newco si troverà in dote dopo il merger: su questo punto Bucci e Stefano Anzalone, consigliere metropolitano delegato alle società partecipate, hanno ribadito la volontà politica di acquisire come socio pubblico il controllo totale della società (si chiederà quindi al privato di uscire).