Percorsi cromatici per guidare i pazienti verso le sale d’attesa (sono due gli spazi – uno per i parenti, l’altro per i pazienti – aggiunti a quella già esistente), ma anche una cartellonistica più chiara e personale dedicato per l’accoglienza. Sono i cambiamenti all’interno del pronto soccorso dell’ospedale San Martino, che sembra destinato a modificare la propria denominazione, visto che nelle insegne rinnovate compare già la denominazione Policlinico San Martino di Genova.
Giovanni Toti aveva visitato il pronto soccorso due mesi fa e aveva fatto notare al direttore generale Giovanni Ucci e al direttore sanitario Giovanni La Valle, la scarsa chiarezza delle indicazioni che, nel corso degli anni, sono state via via aggiunte negli spazi del pronto soccorso.
In tempi rapidi la direzione dell’ospedale ha risposto alle critiche mettendo a frutto i suggerimenti (compreso il contestato cartello anti burqa): a turno due persone tra le cinque selezionate (e formate da psicologi) all’interno degli operatori sanitari dipendenti, saranno a disposizione dalle 8 alle 20 allo sportello accoglienza e nelle sale d’attesa, perché spesso la sensazione di pazienti e parenti è proprio di non sapere cosa sta succedendo e quanto occorre aspettare prima della dimissione o il ricovero.
Inoltre nelle tre sale d’attesa, sono presenti dei display che indicano lo stato in tempo reale dei codici assegnati ai pazienti e la situazione di ognuno (numeri al posto dei nomi per ovvie questioni di privacy), in modo che anche gli accompagnatori hanno sott’occhio la situazione del proprio caro.
Un totem posizionato all’ingresso principale indica i percorsi cromatici: arancione per arrivare alla sala d’attesa di traumatologia e l’oculistica, magenta per raggiungere i pazienti in codice verde, celeste per i codici di bassa priorità e le dimissioni protette, grigio per la sala ristoro.
«Una maggiore umanizzazione dei luoghi – commenta l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale – perché è molto importante anche questo nella gestione di un momento delicatissimo come l’accesso al pronto soccorso. Questo si aggiunge alla straordinaria competenza e abilità del personale del San Martino».