C’è anche la Liguria tra le Regioni che forniscono il contributo più rilevante all’aumento delle esportazioni nazionali. Principalmente grazie alle esportazioni dei cantieri navali. Secondo i dati tendenziali Istat basati sui primi 9 mesi del 2016, è il Sud a trascinare l’export, con un +10,6% rispetto al +0,5 nazionale. In testa Basilicata (+76,6%, autoveicoli), Abruzzo (+12,1%, autoveicoli), Emilia Romagna (+1,5%, macchinari), Friuli-Venezia Giulia (+5,5%, mezzi di trasporto escluso autoveicoli), Marche (+5,2%, articoli farmaceutici) e proprio la Liguria (+8,5%, mezzi di trasporto escluso autoveicoli); per contro quelle che frenano l’espansione dell’export nazionale risultano essere Piemonte (-4,9%, autoveicoli), Sicilia e Sardegna (rispettivamente -21,2% e -21,4%, prodotti petroliferi raffinati).
La Liguria, il manifatturiero traina

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Il report di Unioncamere sul terzo trimestre 2016, evidenzia che la Liguria (che rappresenta solo l’1,8% delle vendite nazionali all’estero), ha registrato nei primi 9 mesi dell’anno una dinamica positiva (+8,5%), passando da 4.983 a 5.408 milioni di euro: di questi 3.005 milioni sono destinati verso paesi Extra-Ue (il 55,6% del totale), in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto del 7,1%. La bilancia commerciale resta comunque di segno negativo, -137 milioni circa di euro.
Il settore che ha maggiormente determinato questa crescita è quello manifatturiero, i cui prodotti rappresentano oltre il 90% dell’export regionale e che nel periodo esaminato hanno registrato complessivamente un aumento del 10,2%, in particolare le vendite dei mezzi di trasporto (+112,3% l’export complessivo, +211,8% quello extra-Ue). Buona la performance dei prodotti chimici (+8,3% l’export complessivo, +5,7% quello verso i paesi extra-Ue) e degli apparecchi elettrici (+5,7% l’export complessivo e +2,9% quello verso i paesi extra-Ue), mentre registrano una lieve flessione le vendite dei macchinari (-9,0% l’export complessivo, -6,3% quello verso i paesi extra-Ue).
In aumento l’export ligure verso i mercati dell’Unione Europea (+7,1%): al primo posto si conferma la Francia (in crescita del 6,4% grazie soprattutto alla vendita di prodotti in metallo e navi), verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 581 milioni di euro e che rappresenta il 10,7% dell’export regionale. Il secondo Paese Ue di destinazione è la Germania (+3,3%) seguita dalla Spagna (+7,2%): per entrambe il maggior volume di vendite è rappresentato dai prodotti in metallo e dai prodotti chimici.
Tra i mercati extra-Ue, verso cui si è registrata complessivamente un’espansione del 9,7%, il volume maggiore di vendite è stato destinato alle Isole Marshall, sostenuto esclusivamente dalla vendita di navi dai cantieri genovesi. Seguono gli Stati Uniti (-10,1%, prodotti chimici e macchinari) e l’Oman (l’84% delle vendite è rappresentato da navi).
I dati provinciali

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Il capoluogo ligure ha registrato un aumento delle esportazioni, +12,6%, passando da 2.816 a 3.170 milioni di euro; valore che sale ulteriormente a +18,8% se si considerano esclusivamente le vendite verso i paesi extra-Ue. Tra i prodotti delle attività manifatturiere, che complessivamente crescono del 15,2% si registra un particolare incremento nelle vendite dei mezzi di trasporto (+240,4% l’export complessivo, +389,6% quello extra-Ue), in particolare navi e imbarcazioni, degli apparecchi elettrici (+10,8% l’export complessivo, +6,1% quello extra-Ue) e dei prodotti alimentari (+7,7% l’export complessivo, +16,5% quello extra-Ue). Le vendite verso l’area Ue registrano un aumento pari all’1,5%: le prime tre destinazioni comunitarie risultano Germania (+8,1%), Francia (-12,0%) e Spagna (+5,8%).

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Nell’estremo ponente l’export subisce una battuta d’arresto (-2,4%): in calo le vendite in tutti i settori sia verso i paesi extra-Ue (-4,7%) che verso l’area comunitaria (-1,6%), compresi i prodotti alimentari che rappresentano oltre il 25% delle merci esportate (-1,4%). Rimane buono l’andamento del settore agricolo (+2,1%). A livello di destinazione, nell’area comunitaria la Francia si conferma al primo posto, soprattutto per la vendita di prodotti alimentari, nonostante un calo complessivo dell’export pari al 7%, seguita dalla Germania (-2,4%), dove oltre il 50% delle vendite è rappresentato da prodotti agricoli, e dai Paesi Bassi (+11,3%), dove la percentuale dei prodotti dell’agricoltura ha raggiunto l’80%. Gli Stati Uniti, verso cui sono aumentate le vendite del 25,5% (principalmente prodotti alimentari e agricoli), tornano al primo posto scavalcando la Svizzera. In calo l’export verso la Cina (articoli farmaceutici).

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La provincia di Savona ha registrato un aumento complessivo dell’export pari all’11,3%, sia verso l’area extra-Ue (+7,0%) che verso i paesi dell’UE (+13,6%). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale (quasi il 50% del totale), con un incremento pari al 3,1%. Sul fronte extra-Ue si riconferma la forte espansione verso gli Stati Uniti, nonostante un calo delle vendite (-13,8%), dove i prodotti chimici costituiscono l’82% delle vendite. Al secondo posto si posiziona Malta, verso la quale Savona ha esportato principalmente prodotti petroliferi e prodotti chimici, e a seguire la Cina (+35,8%, prodotti chimici). Nell’area Ue restano stabili le vendite verso il tradizionale paese di sbocco, la Francia, mentre diminuiscono quelle verso la Germania e la Spagna.

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La provincia della Spezia registra un calo complessivo dell’export pari al 9,4%, fortemente influenzato da una contrazione delle vendite di macchinari e navi/imbarcazioni: in flessione le vendite verso i paesi extra-Ue (-23,6%) mentre risultano in aumento verso quelli comunitari (+19,9%). L’export spezzino nei primi 9 mesi del 2016 si è indirizzato particolarmente verso la Francia, sostenuto da una consistente vendita di imbarcazioni e armi; in crescita le esportazioni anche verso Germania (armi) e Spagna (imbarcazioni). Nell’area extra-Ue si riconferma Malta, anche se in calo rispetto all’anno scorso, per vendite di imbarcazioni, seguita dagli Stati Uniti e dalla Russia (entrambe per macchinari).