Chiudono negative le Borse europee in linea con l’andamento negativo di Wall Street. Gli investitori sono rimasti delusi dalla prima conferenza stampa di Donald Trump come presidente eletto, giudicata troppo vaga sul programma economico.
L’indice Euro Stoxx ha ceduto lo 0,6% a 3,286 punti. Francoforte ha ceduto l’1,1% e Parigi lo 0,5%. Sulla parità Londra. Milano ha fornito la performance peggiore – con Ftse Italia All-Share a 20.931,20 (-1,49%) e Ftse Mib a 19.156,59 (-1,69%) – travolta dal crollo di Fca in seguito alla accuse lanciate dall’Epa contro la casa auto guidata da Sergio Marchionne di avere violato la normativa sulle emissioni diesel. Nonostante dal quartier generale del gruppo sia stato ribadito che gli standard sono stati rispettati, le azioni di Fca, dopo essere entrate più volte in asta di volatilità, hanno chiuso in calo del 18,1%.
A Piazza Affari Mediaset, ha perso il il 3,99%, dopo la smentita che Vivendi abbia presentato una proposta di accordo a Fininvest. Sono inoltre state vendute le azioni delle banche, fatta eccezione di Ubi, volata del 9,1% nel giorno dell’annuncio dell’acquisizione delle tre cosiddette good bank.
Male le Unicredit (-1,7%), nel giorno in cui l’assemblea dei soci ha varato l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro, che dovrebbe essere lanciato a marzo.
Sul fronte dei cambi, la divisa unica ha recuperato punti sul dollaro: passa di mano a 1,0663 dollari (da 1,0507 di ieri in chiusura), mentre l’euro/yen è pari a 121,43 (da 121,79). Il dollaro è in calo anche contro lo yen: il cross dollaro-yen è pari a 113,88 (da 115,91). Ha imboccato la strada del rialzo il petrolio: il wti, contratto con consegna a marzo, sale dell’1,28% attestandosi a 53,74 dollari al barile.