«Il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti finanzierà la progettazione della Via dell’Amore alle Cinque Terre per poi ragionare sulla realizzazione per la riapertura complessiva».
Lo ha comunicato l’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, al termine del sopralluogo effettuato alle Cinque Terre, insieme al consigliere regionale Andrea Costa, con tutti i sindaci, la comunità marinara e il presidente dell’Ente Parco, Vittorio Alessandro.
«L’impegno del Ministro verrà formalizzato entro l’estate – spiegato Giampedrone – per poi procedere e portare a casa le opere necessarie a riaprirla. La volontà del ministro è stata ferrea per raggiungere il risultato a favore del territorio e della comunità internazionale. È l’esito positivo di un dialogo istituzionale che deve portare a realizzare l’intervento».
L’assessore ha rimarcato che per risolvere il problema della Via dell’Amore è indispensabile un tavolo composto da Regione, Parco delle Cinque Terre e sindaco di Riomaggiore. Accanto alla Via dell’Amore sono state prese in esame situazioni infrastrutturali difficili, legate al dissesto del territorio. A cominciare dalla strada dei santuari dove, a seguito dell’alluvione del 2011, si è creata una grande frattura tra la parte a levante e quella a ponente dei borghi delle Cinque Terre, rendendo i collegamenti molto difficili.
«Oggi non possiamo più permetterci – ha continuato Giampedrone – di non spendere soldi quando sono già stati impegnati e sono disponibili. Per questo, la Regione attraverso Infrastrutture Liguria, ha deciso di incaricare un progettista per arrivare ad una adeguata progettazione e risolvere il problema, dopo anni di immobilismo».
L’assessore ha inoltre chiesto a tutti i sindaci uno screening sulle aree interessate dall’infrastruttura ferroviaria per coinvolgere Rfi nei necessari interventi contro il dissesto e la messa in sicurezza.
Altri due temi sono stati presi in esame nel corso dell’incontro: i fondi del piano di sviluppo rurale da utilizzare per la messa in sicurezza delle aree, insieme a quelli del Por-Fesr per un ammontare di 25 milioni. Interventi che vanno modulati sui sei anni con una prima scadenza il 15 luglio e una seconda il 31 dicembre per poi arrivare a realizzare le opera entro il 2028.
«Per questi progetti – ha aggiunto Giampedrone – serve un cofinanziamento minimo degli enti del 30%, per il quale mettiamo a disposizione gli introiti delle accise regionali, in modo che i sindaci possano partecipare con una cifra inferiore».
All’ordine del giorno anche il tema del muraglione di Corniglia, eroso dall’azione del mare, per il quale l’assessore si è fatto promotore della riattivazione del tavolo nella Conferenza provinciale permanente per sbloccare l’opera e iniziare i lavori. Soddisfazione per il sopralluogo e l’incontro successivo è stata espressa dal presidente dell’Ente Parco delle Cinqueterre, Vittorio Alessandro, dai sindaci e dalla comunità marinara.