C’è la firma sulla convenzione tra Regione Liguria e Club Alpino Italiano per la gestione della manutenzione della rete escursionistica ligure, tra cui l’Alta Via, 5 mila chilometri di percorsi che tracciano la “spina dorsale” della Liguria. E gli assessori regionali presenti, Stefano Mai ed Edoardo Rixi, rispettivamente all’Entroterra e Tempo libero e allo Sviluppo economico, insieme ai rappresentanti del Cai presenti, cercano di fare un po’ di chiarezza. In primis, a far luce sull’aspetto della “promozione” dell’Alta Via, partendo dal sito internet: «Tengo a precisare che il sito web dell’Alta Via oggi è attivo e fruibile – afferma Stefano Mai – e lo sarà fino a quando non ne sarà decisa una nuova destinazione. Nel frattempo è stato attivato anche il sito Be Active Liguria, dedicato al turismo soprattutto escursionistico, in cui sono presenti tutti i sentieri del nostro territorio. Un sito che viene curato dall’Agenzia In Liguria, la stessa che si occuperà anche della promozione dell’Alta Via dei Monti Liguri». E sul tema delle competenze, Mai spiega: «Già con la scorsa giunta l’associazione dell’Alta Via aveva manifestato la propria impossibilità a occuparsi dell’aspetto del marketing sulla rete sentieristica di competenza: per questo motivo si è deciso di affidare questo compito all’Agenzia In Liguria». I fondi a disposizione sono destinati alla manutenzione: «Si tratta di 100 mila euro. Le risorse sono limitate, per questo è opportuno sfruttarle al meglio», precisa Mai, aggiungendo anche che «l’associazione Alta Via dei Monti Liguri può continuare a esistere e a lavorare, ma senza fondi pubblici».
La firma non rappresenta un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. È Rixi a sottolinearlo: «In tanti anni questo percorso è stato interrotto più volte. Come troppo spesso accade in Italia, ci ritroviamo ad agire ancora una volta quando abbiamo l’acqua alla gola. Oggi firmiamo una convenzione che deve essere un primo passo verso un nuovo percorso. Un percorso fatto di condivisione tra assessorati, e a dimostrarlo ci sono i tanti amministratori regionali che si sono attivati per questo, me compreso, insieme a Stefano Mai e Gianni Berrino, ma anche di sinergie tra tutti quei soggetti, come il Cai e le associazioni sportive, che ruotano intorno alla rete sentieristica ligure». Tra gli obiettivi di questo lavoro di squadra, intercettare il più possibile fondi europei: «lo si può fare solo lavorando insieme, correggendo le criticità del sistema – aggiunge Rixi – Riteniamo tutti che l’Alta Via sia un prodotto ligure da valorizzare e da portare ai livelli dei sentieri trentini o valdostani. Anche su questo tipo di cose si fa sviluppo economico». E a proposito di sinergie, si sta già lavorando per far nascere un ufficio regionale con competenze precise sull’escursionismo.
Il Cai, 12 mila iscritti in Liguria e 315 mila in Italia, si occuperà dunque del monitoraggio, manutenzione, organizzazione e valorizzazione delle rete escursionistica. «Per farlo – commenta il presidente Gianni Carravieri – il Club alpino italiano potrà coinvolgere anche altre realtà locali, come associazioni sportive, e la Fie, Federazione italiana escursionismo, oggi non presente con un proprio rappresentante ma con la quale abbiamo già avuto modo di presisporre le basi per una collaborazione futura». Alla firma della convenzione, seguirà la formulazione di un accordo operativo in cui saranno specificate tutte le azioni puntuali da effettuare, dal decespugliamento, al ripristino della segnaletica, dalle opere di ingegneria naturalistica al riposizionamento delle pietre.
«Stiamo semplicemente facendo quello che in Trentino e Val d’Aosta hanno fatto dieci anni fa – conclude Rixi – abbiamo una potenzialità enorme, l’Alta Via e gli altri sentieri, finora poco valorizzati e sfruttati. Abbiamo problemi di segnaletica, ci sono persone che si perdono lungo la rete sentieristica. Oggi, seguendo una linea di condivisione, facciamo il primo passo per rendere questo patrimonio più usufruibile per tutti».