Tre delibere del Comune di Imperia per altrettanti strumenti di sostegno che vengono incontro ai cittadini in difficoltà economiche. Con l’ultimo bando approvato in questi giorni (sostegno al reddito), la giunta comunale di Imperia completa un’operazione “welfare” che, se non risolverà tutti i problemi, prova almeno a porre rimedio alle situazioni più gravi. La spesa complessiva è di 593 mila euro.
Nel dettaglio, il primo bando riguarda la “morosità incolpevole” ed è stato varato già dall’anno scorso, poi riaperto per il 2016. Lo stanziamento è di 70 mila euro, di cui 50 mila per il 2016. Contributi a beneficio di titolari di contratto d’affitto che abbiano perso il lavoro (con o senza giusta causa), subiscano una riduzione dell’orario per accordi sindacali, si trovino in cassa integrazione. Sono compresi anche gli atipici il cui contratto non è stato rinnovato e le cessazioni di attività libero-professionali derivate da causa di forza maggiore o perdita d’avviamento consistente. Rientrano nella casistica anche infortuni o decessi che comportino perdita notevole di reddito per il nucleo famigliare. Il valore Isee non dev’essere superiore a 35 mila euro, oppure 26 mila per reddito derivato da attività lavorativa.
Dal primo marzo e fino al primo aprile è stato aperto anche il bando per il sostegno agli affitti. In tutto 163 mila euro destinati ai titolari di un contratto di locazione prima casa. Tra le condizioni da comprovare, una soglia di reddito Isee inferiore ai 16700 euro e canone annuo non superiore a 7800 euro. Sono esclusi, ovviamente, coloro che abbiano già immobili intestati.
Infine l’ultimo bando, il più corposo, è quello per il sostegno al reddito: una vera e propria misura di “welfare” per 360 mila euro di fondi a disposizione dell’amministrazione comunale: a ricevere l’aiuto saranno nuclei familiari in difficoltà, con reddito non superiore ai 6.156 euro. Le domande potranno essere presentate fino all’11 aprile.
«Questa misura, come le due avviate nelle scorse settimane, vuole aiutare i nuclei familiari in un frangente economico molto difficile» – dice l’assessore comunale ai Servizi sociali, Fabrizio Risso.
Ma Augusto Armelio, direttore della Casa della Carità di Imperia, dipinge un quadro ben più allarmante: «Una goccia in un bicchiere. Oggi i colleghi della Caritas intemelia hanno presentato un quadro che ci trova sostanzialmente d’accordo: aumentano le famiglie italiane in difficoltà, si affievoliscono i senza tetto “tradizionali” che emigrano verso zone con più opportunità, sostituiti da altri nomadi organizzati che stanziano in città su turnazione. Per quanto riguarda le misure di aiuto, dal lato imperiese c’è ancora da lavorare nel rapporto tra Caritas diocesana e amministrazioni comunali». Il riferimento è ai percorsi di aiuto e reinserimento per le persone soggette a grave disagio: «specialità di una realtà storicamente più strutturata come è quella di Sanremo e Ventimiglia. A Imperia ancora troppe situazioni non vengono prese in carico. Mi auguro per il futuro una maggiore collaborazione, non necessariamente economica, tra il Comune e le istituzioni come la nostra».