“Nuove prospettive: modello Genova – tra interazione e cura” è il progetto che nasce dalla volontà sinergica tra Comune di Genova, Asl 3 e Anci Liguria, con l’obiettivo concreto di creare processi di integrazione rivolti ai minori stranieri.
Tutto nasce da una chiamata da parte del Ministero dell’Interno che ha creato le condizioni attraverso il fondo Fami (fondo asilo migrazione e integrazione) per poter attivare progettualità per la tutela e l’integrazione dei Msnna (minori stranieri non accompagnati) che emergono sui territori cittadini. I fondi dedicati alla progettualità ammontano a un milione di euro nel triennio ’24-’25-’26.
Nella cornice di Villa Bombrini a Cornigliano (che ospiterà l’ambulatorio stesso) è stato firmato il Protocollo operativo per dare il via al primo ambulatorio sperimentale di presa in carico sanitaria e sociosanitaria con approccio etno-antropologico.
L’ambulatorio, a regime, avrà due principali attività:
– Struttura ambulatoriale dedicata a un primo screening sanitario rivolto ai minori in emersione al fine di individuare precocemente e in termini di prevenzione eventuali problematiche sanitarie d’impatto sulla salute del minore e sulla collettività (screening sulle patologie infettive, parassitosi, patologie acute o croniche e valutazione della situazione vaccinale). A regime, saranno presenti un medico referente, un medico ambulatoriale, assistenti sanitari e infermieri, nonché mediatori interculturali.
– Equipe multidisciplinare sociosanitaria di presa in carico continuativa con competenze in ambito psicologico e neuropsichiatrico con un approccio psicotraumatologico e transculturale. Nel gruppo di lavoro, a regime, saranno presenti neuropsichiatri infantili, psicologi, assistenti sociali, educatori e mediatori interculturali.
La progettualità in generale prevede anche percorsi di formazione rivolti agli operatori sanitari e sociali dei servizi territoriali.
«Oggi diamo una risposta concreta a uno degli aspetti problematici che abbiamo rilevato nel corso del nostro tavolo interistituzionale sui Msna – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso – Attiviamo le condizioni per fornire una presa in carico maggiormente appropriata a questi ragazzi, fornendo così supporto all’oneroso lavoro dei nostri Enti del Terzo Settore e alla comunità. Devo ringraziare le nostre unità operative che si occupano di processi migratori per il grande lavoro svolto, anche di raccordo con gli altri enti coinvolti».
«Anci è orgogliosa di proseguire nella collaborazione, ormai consolidata, con il Comune di Genova sui progetti Fami – afferma il vicedirettore di Anci Liguria Luca Petralia – questo è un progetto che risponde alle reali esigenze dei ragazzi provenienti da Paesi terzi che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità. Poter divulgare un modello di assistenza sociosanitaria come quello di Nuove prospettive ci permetterà di far conoscere al territorio regionale e nazionale una buona pratica che verrà sicuramente replicata».
Il Protocollo, frutto di un intenso lavoro sinergico tra le parti, ha le finalità di:
Garantire un’efficace e rapida valutazione e presa in carico delle situazioni di fragilità e vulnerabilità, sanitaria e sociosanitaria, in cui versano i Msna, cittadini di Paesi terzi;
Implementare un modello d’intervento multidisciplinare di prevenzione e tutela sociopsicosanitaria per individuare precocemente indicatori di possibili sviluppi traumatici, rispondendo quindi ai complessi bisogni dei minori;
Sviluppare competenze interculturali e transculturali degli operatori nella presa in carico dei minori in condizioni di vulnerabilità psicosociale.