Dalla tempesta che sta scuotendo il Pd savonese in vista delle elezioni comunali esce un nuovo, potenziale candidato sindaco: si tratta di Cristina Battaglia dirigente del settore Innovazione, ricerca e sviluppo della Regione Liguria.
Sarà il nome definitivo, quello che mette tutti d’accordo dopo mesi di incertezza, o l’ennesimo personaggio buttato nel calderone delle amministrative da Federico Berruti, sindaco uscente, e il segretario provinciale del partito Fulvio Briano?
«Cristina – dice Briano – ha tutte le carte per portare innovazione nel Pd savonese. È la persona di sintesi che cercavo, e che annunciavo di voler trovare».
Cristina Battaglia ha 42 anni. Lavora a Genova ma è cresciuta a Savona; in particolare nel gruppo di centrosinistra del quartiere di Legino. La sua prima preoccupazione è quella di non creare ulteriori polemiche ed evitare, finché possibile, di ricorrere alle primarie: un meccanismo di scelta che alle elezioni regionali aveva portato più veleni che soluzioni, culminati nella sconfitta conclusiva.
Sembra invece pronto alla conta il vicesindaco Livio Di Tullio che sui social network pubblica scene di duelli di Sergio Leone tratti da “Il buono, il brutto e il cattivo” e non esita a sostenere che il suo stesso partito continua «a proporre nomi senza prima un progetto per la città».
L’altra potenziale candidata, la segretaria comunale del partito Barbara Pasquali, propone un’assemblea cittadina degli iscritti mentre Maurizio Maricone si dice disposto anche a compiere un passo indietro, qualora intorno al nome della Battaglia si catalizzano tante «persone con voglia di fare».
Nel frattempo l’opposizione resta a guardare. Ancora nessun nome è uscito dai direttivi locali del centrodestra e del Movimento 5Stelle.