«Una misura attesa, quella approvata oggi (ieri, ndr) in commissione Attività produttive, per incentivare l’elettrificazione dei motori della nautica da diporto, in particolare della nautica sociale. Un emendamento, quello presentato dai relatori al disegno di legge Made in Italy in votazione oggi in X commissione in sede referente, che ho votato e sostenuto nella sua elaborazione e approvazione, per dare una risposta a un settore che attendeva l’attivazione di fondi per la conversione green».
Lo dice la vicepresidente della commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati Ilaria Cavo, di Noi moderati.
«Tre milioni di euro per il 2024 finalizzati alla sostituzione di motori endotermici alimentati da carburanti fossili con motori ad alimentazione elettrica. Il contributo verrà riconosciuto per l’acquisto di un motore elettrico, con la contestuale rottamazione di un motore a energia fossile, secondo criteri e modalità di erogazione dei contributi che saranno stabiliti con decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge che, dopo l’approvazione in commissione, passerà adesso all’approvazione delle Camere».
Si tratta di una misura molto attesa dal settore, poiché il precedente governo aveva approvato una analoga disposizione a carico del ministero dell’Ambiente, mai entrata in vigore perché non era stato emanato il decreto attuativo.
L’emendamento depositato da Ilaria Cavo, accogliendo la proposta di Confindustria Nautica, ha rimesso in moto la questione per giungere, attraverso un grande lavoro di tessitura, a una riformulazione dei due relatori, Alberto Luigi Gusmeroli (Lega) e Silvio Giovine (FdI), e allo stanziamento delle risorse necessarie da parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
L’emendamento interviene sull’art. 9 del Ddl “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy” e ha visto convergere anche il voto delle opposizioni.
La prossima settimana il testo è atteso in aula per poi passare all’esame del Senato. Criteri e modalità di erogazione dei contributi saranno stabiliti con decreto dello stesso Mimit.
«Le imprese del settore e l’Associazione nazionale di categoria della nautica da diporto non possono che apprezzare un così bel lavoro di squadra − commenta il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi − Ringrazio calorosamente il ministro Urso e tutta la sua struttura, che sempre più si sta spendendo a tutela della nautica, l’on. Ilaria Cavo, che da Genova ha portato a Roma i temi della rappresentanza delle filiere del mare, e i relatori che hanno condotto in porto, è il caso di dirlo, la misura in Parlamento».
Il provvedimento si caratterizza anche per la disposizione inserita nel testo dal ministro Urso che prevede l’accorciamento a 7 giorni dei termini per l’immatricolazione delle imbarcazioni e navi da diporto al fine di rendere più competitiva la bandiera italiana.