Si celebra oggi la giornata nazionale per la promozione del neurosviluppo e i terapisti della neuro e psicomotricità della età evolutiva (Tnpee) liguri chiedono maggiore attenzione al tema, in particolare per quanto riguarda la prevenzione.
«Appare difficile pensare oggi al tema della prevenzione, in una regione in cui ancora sono molti i minori con diagnosi di patologie neuro evolutive in attesa di cure gratuite, dobbiamo però ricordarci che il problema delle liste d’attesa è un tema nazionale. Tuttavia escludere dalle agende politico-sanitarie il tema della prevenzione costituisce un rischio: la prevenzione, infatti è una occasione enorme, a livello di qualità della vita della persone e a livello di risparmio delle prestazioni». Così la Eugenia Dufour, presidente della commissione di albo dei terapisti della neuro e psicomotricità della età evolutiva (Tnpee) dell’Ordine Tsrm e Pstrp di Genova, Imperia e Savona, che aggiunge: «Se il servizio sanitario pubblico riuscisse a prendersi a cuore il tema della prevenzione riuscirebbe a prevenire e contenere la deflagrazione di condizioni di rischio o patologiche, di natura minima».
La promozione del neurosviluppo anche fuori dai luoghi di cura, coinvolgendo la scuola, potrebbe essere un esperimento importante, come afferma Elena Giovenco, consigliere della commissione dei Tnpee: «Lavorare nelle scuole, in tandem con insegnanti ed educatrici, con i pediatri, i neonatologi, per tutte quelle condizioni che sono considerabili come soltanto “a rischio” equivale a contenerle e trattarle preventivamente, riducendo così i rischi di acutizzazione del sintomo e/o di amplificazione del disturbo».
Per attivare i presupposti di prevenzione per la promozione del neurosviluppo all’interno del servizio sanitario nazionale, spiega la componente della commissione di albo dei Tnpee Sara Rebosio, «il primo punto è portare i terapisti della neuro e psicomotricità dentro i consultori. Ciò è previsto dal Decreto di rilancio del ssn: all’interno della sezione esplicativa relativa all’articolazione delle case di comunità, risulta auspicabile la presenza del Tnpee in equipe insieme agli altri professionisti che si occupano della salute della donna, del bambino e della famiglia. Un tempo i Tnpee di fatto appartenevano a queste strutture, in parecchie aziende sanitarie della nostra regione: occorrerebbe quindi lavorare per una doppia collocazione, nei servizi di neuropsichiatria infantile come anche nei servizi consultoriali».
«La prevenzione − afferma Francesca Frassine, vicepresidente della commissione dei Tnepee – si fa anche con coloro i quali versano in una condizione patologica: quei bambini e ragazzi che oggi presentano un disturbo del neurosviluppo, se non vengono ben supportati e curati, possono divenire adolescenti e giovani adulti con psicopatologie secondarie. A quel punto i problemi si complicano e aumentano di intensità. In questo il Tnpee deve “solo” continuare a svolgere il suo ruolo, al meglio possibile, supportato dalla evidenze scientifiche in medicina. Garantire le cure agli assistiti con diagnosi di disturbi del neurosviluppo è infatti uno dei molti obiettivi del “5° Piano di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, 2021” lo strumento programmatico e di indirizzo che individua gli interventi prioritari che il nostro paese deve assolvere per garantire l’attuazione della Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989. Questa giornata la sentiamo come particolarmente bella e significativa per il Tnpee : è infatti tipico della nostra figura occuparsi della riabilitazione ma anche, e soprattutto, della prevenzione, sempre».