«Nel 2018, come M5S avevamo denunciato la nota questione dell’amianto sul tetto dell’ex scalo merci ferroviario di Rapallo con una segnalazione all’Asl 4, cui seguì sopralluogo e conferma ufficiale della stessa azienda sociosanitaria. Subito dopo l’ispezione, l’Asl 4, accertata peraltro la presenza di lastre pericolanti della copertura e a rischio crollo, aveva richiesto a Ferrovie non solo l’immediata messa in sicurezza delle lastre ma anche la bonifica integrale del sito entro 3 anni. Allo stato attuale il ritardo non solo è evidente, ma è offensivo. Stiamo infatti ancora aspettando nonostante fossero stati fissati tempi “certi” per l’integrale bonifica dell’edificio». Così, il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi commentando l’interrogazione discussa oggi in Consiglio regionale.
«La risposta dell’assessore non ci ha ovviamente soddisfatto perché ancora oggi, dopo 5 anni, non si sa quando verrà bonificato l’amianto della copertura, materiale pericoloso regolamentato peraltro da tabelle puntuali per la demolizione: oltre alla frequentazione dei pendolari, tra cui ovviamente ragazzi in età scolare, segnalo che nelle vicinanze ci sono i locali dell’Asl dove vengono somministrati i vaccini in età pediatrica. L’immobile in questione poi non è nemmeno soggetto a vincolo; quindi, proprio non si capisce perché siamo ancora fermi e perché si permetta a Rfi di non rispettare i tempi indicati dall’Azienda sociosanitaria. È inaccettabile».
«Auspico a questo punto un intervento diretto del sindaco di Rapallo, perché il suo ruolo è anche quello di garantire la salute e la sicurezza pubblica. È scandaloso che l’ultima comunicazione tra le parti, e cioè tra Rfi, Asl e amministrazione comunale, risalga ad agosto 2021. Dopodiché, un silenzio assordante», conclude Tosi.
Qui la replica di Fs sistemi urbani.