Hanno chiuso in ribasso le Borse europee, ancora sotto l’effetto Fed nonostante la timida ripresa di Wall Street dopo il crollo di ieri. Francoforte segna -1,22%, Londra -1,47%, Parigi -0,37%, Milano -0,49%, con utilities, alimentari e materie prime t i comparti in maggiori difficoltà.
Spread Btp/Bund attestato su 227 punti (variazione +0,56%, rendimento Btp 10 anni +3,96%, rendimento Bund 10 anni +1,69%).
A Piazza Affari vanno bene le banche grazie alla stretta monetaria con Bper (+3,76%), Banco Bpm (+3,16%). In rialzo anche Nexi (+3,76%) e Ferrari (+2,53%) dopo il lancio del nuovo modello Purosangue, che ha riscosso un immediato successo di vendite. Il possibile prelievo sui profitti eccessivi del settore energetico, annunciato da Ursula von der Leyen, ha penalizzato le utility, come Hera (-3,61%) e A2A (-2,76%).
Sul mercato valutario, l’euro torna sotto la parità nei confronti del dollaro: il cambio si attesta a 0,998 (da 1,001 ieri in chiusura). Euro/yen a 142,72 (da 144,37) mentre la sterlina balza a a 1,156 dollari dopo i dati sull’inflazione inglese che ha rallentato al 9,9% ad agosto (pur restando ai livelli massimi da 40 anni).
In rialzo verso fine seduta dell’11,8% i prezzi del gas in Europa a 222 euro al MWh. Rincara anche il petrolio con il Wti di ottobre a 89,7 dollari al barile (+2,7%) e il Brent di novembre a 95,3 dollari (+2,3%).