Oltre quattordici miliardi di euro per le Infrastrutture della Liguria, ma non si è parlato solo di grandi opere nel convegno “Liguria infrastrutture: mobilità, ambiente, sicurezza“.
Gli oltre 14 miliardi sono il risultato di 1 miliardo di euro per interventi su infrastrutture, difesa del suolo e Protezione civile della Regione Liguria; 2,8 miliardi di euro per gli investimenti legati al Pnrr e alla realizzazione della nuova Diga di Genova; 8 miliardi di euro per le opere di Rfi per tra Terzo Valico, nodo ferroviario, nodo del Campasso, raddoppio della tratta nel ponente ligure e la Pontremolese nello spezzino; il piano di Anas per le Aurelie Bis, in parte già realizzate, a cui si aggiungono tutti gli interventi sulle strade ex provinciali, per un totale di 2,45 miliardi di euro.
L’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone evidenzia che gli interventi già effettuati per circa un miliardo, hanno riguardato non solo il ripristino delle situazioni danneggiate dalle emergenze idrogeologiche, «ma promuovendo lavori in grado di rafforzare il territorio ed evitare ulteriori danni in futuro».
Gli interventi di ripascimento e di difesa della costa fanno parte di questo “pacchetto”.
La fiducia nelle richieste dei Comuni da parte della Regione e una collaborazione con gli uffici regionali e con Anci Liguria è il metodo che, a giudicare dagli interventi, rende più funzionale l’utilizzo dei fondi.
Tra gli ospiti anche Donatella Bianchi, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, che ha rassicurato sui lavori per il ripristino della via dell’Amore: «Finalmente i lavori sono partiti, il cantiere sta procedendo, anche se non è semplice avere le reti per completare la messa in sicurezza. Siamo andati avanti con il disgaggio e il primo lotto è completato per oltre il 50%».
Il Parco ha preparato un piano straordinario per riaprire tutti i sentieri e attenzionare quelli in verticale verso l’entroterra per ridurre la pressione dei flussi turistici sulla costa. «Lo facciamo con i manutentori, dipendenti del parco che ogni giorno presidiano i sentieri e siamo nell’ordine di 120 km di strade. Inoltre parliamo anche di interventi per alleggerire gli spostamenti che devono tener conto dell’esigenza produttiva, penso ai trenini verticali».
Da parte dei sindaci è arrivata la richiesta di aiuto per quanto riguarda la questione dell’incremento dei costi delle materie prime.