Gli interrogativi sull’esito delle riunioni in calendario per questa settimana di Fed, Bce, Boe e Banca centrale giapponese e l’allarme lanciato sulla variante Omicron dal premier britannico Boris Johnson hanno messo in allarme i mercati finanziari che hanno terminato la giornata in ribasso. Il Ftse 100 di Londra segna -0,83%, il Cac 40 di Parigi -0,7%, l’Ibex 35 di Madrid -0,45%, il Dax 40 di Francoforte -0,01%, il Ftse Mib di Milano -0,64%.
Lo spread Btp/Bund si è attestato su 130 punti (-0,37%).
A Piazza Affari sono andate bene Recordati (+1,46%), seguite da Inwit (+0,69%) e Banca Generali (+0,59%). In fondo al listino principale sono finite Exor (-2,5%), Leonardo (-1,83%), Eni (-1,52%).
Sul mercato valutario, l’euro vale 1,129 dollari (da 1,1315) e 128,1 yen (da 128,55), mentre il dollaro/yen è pari a 113,45 (da 113,33).
Volatile e alla fine in ribasso il prezzo del greggio: il Wti, contratto di gennaio, si attesta a 71,59 dollari al barile, in ribasso dello 0,11%.