Fino alle 23.59 di mercoledì 23 dicembre la pista ciclabile in entrambe le carreggiate di Corso Italia, riservata al transito dei soli velocipedi, potrà essere transitabile anche da altre tipologie di veicoli.
Lo ha stabilito il Comune di Genova con un’ordinanza firmata ieri pomeriggio.
«Dopo le richieste dei cittadini e del Municipio Medio Levante – sottolinea l’assessore alla mobilità Matteo Campora – l’amministrazione comunale ha adottato questo provvedimento per mitigare l’impatto del traffico veicolare su corso Italia e assicurare maggiore fluidità alla circolazione molto intensa in questo periodo pre-natalizio. Un provvedimento temporaneo che abbiamo preso anche in altre occasioni come per esempio durante il periodo di svolgimento del Salone Nautico».
«Ancora una volta si sospende la pista ciclabile di Corso Italia considerata unica imputata del traffico della zona, era già successo per il Salone Nautico ed abbiamo dimostrato con foto che le code si formavano ugualmente – afferma in una nota Romolo Solari, presidente della Fiab, Federazione italiana ambiente e biciclatta di Genova – stessa cosa avverrà in questi due giorni di sospensione e lo dimostreremo. Peraltro è sempre avvenuto nel periodo pre natalizio. Quello che vediamo in questi giorni è sosta selvaggia in ogni angolo attorno al nuovo supermercato, la gratuità dei posteggi che ha fatto affluire orde di auto in centro ed in generale in tutta la città, il solito tappo in corrispondenza della rotonda della Foce e Corso Marconi, ma si da la colpa alla pista ciclabile. Come dire che la nave sta affondando per una falla ma la colpa è del gabbiano che si è posato sopra».
Per la Fiab «Genova non è una città adatta alle auto. Le strade sono strette, parcheggi non ce ne sono e dove ci sono 200 posti auto ne attirano 400. La sosta in doppia fila ormai è una prassi e quello che è più grave nei contatti che abbiamo avuto con diversi municipi, anche qui, sia di centro-destra che di centro-sinistra la sosta selvaggia per loro sembra una cosa ineluttabile».