Il turismo traina le nuove assunzioni del secondo trimestre 2015 in Liguria. Aumenta la domanda di lavoro da parte delle imprese come sempre in estate: i dati forniti dal sistema Excelsior di Unioncamere, relativi al secondo trimestre 2015, confermano questa tendenza.
In Liguria le assunzioni previste dalle imprese del settore privato (industria e servizi) tra aprile e giugno dovrebbero sfiorare le 7.500 unità, con un incremento tendenziale dei contratti attivati pari al 3% (erano 7.290 un anno fa). Considerando anche i contratti atipici (interinali e collaboratori a progetto), le entrate di lavoratori arrivano a 8.880 unità, il 7% in più rispetto allo stesso trimestre del 2014.
In tutte e quattro le province liguri si registrano saldi occupazionali positivi: Genova +1.920, Savona +860, Imperia +680 e La Spezia +510 unità.
Anche in questo trimestre si confermerà una prevalenza di contratti a termine (il 76% del totale) e queste assunzioni saranno utilizzate soprattutto per svolgere attività stagionali. Le assunzioni “stabili”, cioè quelle a tempo indeterminato e con un contratto di apprendistato, saranno 1.630 (il 22% del totale).
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Il settore dei servizi concentrerà l’88% delle 7.480 assunzioni programmate: turismo e ristorazione assorbiranno il 44% del totale con 3.270 assunzioni previste. Seguono le attività dei servizi alle persone (1.090 assunzioni), e il commercio (1.020 unità).
Entrando nello specifico delle principali figure professionali richieste dalle imprese liguri, al primo posto figurano cuochi e camerieri con 2.460 assunzioni previste (la maggior parte delle quali regolate da contratti a termine) e per i quali è richiesta una precedente esperienza in sette casi su dieci; maggiori difficoltà di reperimento per commessi e personale qualificato nelle attività commerciali (610 assunzioni), dove la richiesta di una esperienza lavorativa specifica interesserà quasi la metà dei candidati. C’è da dire che a questa categoria di lavoratori sarà maggiormente proposto un contratto a tempo indeterminato (a tutele crescenti), pari al 16% del totale delle assunzioni previste.
L’esperienza è ritenuta più importante nei servizi rispetto all’industria (60% delle assunzioni contro 57% rispettivamente). Considerando i singoli comparti, la richiesta di esperienza specifica sarà più frequente nei servizi avanzati alle imprese (70% delle assunzioni) e nei servizi alle persone (67%). Al contrario, l’insieme dei servizi operativi e del commercio sono i settori più disponibili a inserire persone senza esperienza.
Rispetto allo scorso trimestre, le difficoltà attese dalle imprese regionali nel reperire le figure professionali di cui necessitano rimangono costanti. La quota di assunzioni difficili da reperire si mantiene infatti al 13%. A livello nazionale si registra invece una diminuzione (dal 14 al 12% del totale). In regione, le difficoltà di reperimento sono attribuite nel 7% dei casi all’inadeguata preparazione dei candidati e nel 6% alla scarsa disponibilità delle figure ricercate.
Fra i diversi settori, le quote di assunzioni difficili da reperire sono comprese fra un minimo del 2% nei servizi operativi e un massimo del 31% nell’industria metalmeccanica ed elettronica.
Rispetto al trimestre precedente, diminuisce di 10 punti percentuali la quota complessiva di laureati e diplomati (45% del totale), mentre dovrebbe aumentare quella di lavoratori con qualifica professionale (dal 19 al 24%).