A 6 mesi dall’inizio di un anno drammaticamente segnato da 3 mesi di lockdown. I dati sui consumi rilevati dall’Osservatorio permanente Confimprese-EY sono ancora tutti negativi e segnalano una pesante flessione. A livello nazionale si parla di -43% nel primo semestre 2020 contro lo stesso semestre 2019. Male l’abbigliamento, il settore con le peggiori performance (-45%), seguito dalla ristorazione (-44,4%) e da altro non food (-31%), che ha tra l’altro beneficiato per alcune merceologie di un periodo di lockdown ridotto.
L’e-commerce registra +135% nel trimestre aprile-giugno e, anche con negozi fisici aperti, mantiene una forte crescita del 54% nel mese di giugno comparato al 2019.
A livello regionale la Liguria segna una performance lievemente inferiore al dato nazionale (-42,6%), mentre a giugno ha fatto meglio di molte altre con (-25,6%). Si tratta di dati comunque molto preoccupanti.
Per quanto riguarda i centri commerciali, secondo l’analisi di EY, Fiumara risente soprattutto del problema della viabilità autostradale: Fiumara segna un -41%, una performance particolarmente negativa rispetto agli altri.
«Se guardiamo i trend negli ultimi 4 mesi, cioè solo quelli influenzati dal Covid-19 – chiarisce Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy EY –, possiamo vedere come il trend negativo del canale fisico sia stato pari al -62%, cioè si sono persi quasi i due terzi delle vendite rispetto all’anno scorso. In particolare, notiamo che l’abbigliamento e la ristorazione hanno registrato trend negativi del 65%, mentre un po’ meglio è andato altro non food con una decrescita del -47%. Tuttavia, dei segnali incoraggianti si possono cogliere: le vendite online mantengono una forte crescita a giugno (+54%), mentre le vendite del canale fisico, scese del 27%, si posizionano nell’intervallo alto del trend negativo che avevamo previsto per la fase 2 corrispondente ad un range negativo tra il 20 e il 40% rispetto al 2019».
La situazione nelle principali città vede a giugno Genova la peggiore con -30%, seguono La Spezia -27%, Savona -25%, Imperia -13%.