Saranno attivate entro ottobre le nuove sale operatorie dell’ospedale Galliera nel padiglione 2A (secondo piano).
Il nuovo blocco si compone di tre sale operatorie e un ambulatorio chirurgico. Una sala operatoria è dedicata all’ostetricia, una è destinata al dipartimento di chirurgia e la terza è finalizzata a procedure chirurgiche robot-assistite. La vera novità è che si tratta di spazi altamente tecnologici: un insieme di componenti hardware e software che, in maniera integrata, gestisce tutte le apparecchiature elettromedicali di sala e il set up della sala stessa. L’ambulatorio chirurgico invece è riservato a interventi chirurgici di minore complessità, eseguibili in regime ambulatoriale.
Tutte le camere operatorie, compreso l’ambulatorio chirurgico, saranno allestite con tecnologia di ultima generazione apprezzabile nei tavoli operatori, lampade scialitiche e diafanoscopi digitali.
«L’obiettivo del progetto – spiega il direttore generale Adriano Lagostena – è stato quello di realizzare sale operatorie più “agili” e più efficienti rispetto a quelle tradizionali. Per raggiungere lo scopo abbiamo sviluppato tre concetti: integrazione e controllo; comunicazione e telemedicina; data management. Questi concetti si possono sintetizzare con la definizione di sala operatoria Integrata».
Grazie alla tecnologia all’avanguardia sarà possibile fare la maggior parte delle operazioni che si eseguono nella pratica clinica quotidiana, ma in maniera più immediata, senza doversi recare nel proprio studio medico, ad esempio, per stabilire una connessione in videoconferenza, senza dover raggiungere fisicamente il tavolo operatorio o la scialitica per regolarli, senza dover andare nella pre-sala per consultare l’archivio Pacs aziendale.
Nello specifico sarà possibile all’avvio dell’attività chirurgica:
Fare videoconferenze: vedere e sentire cosa accade in sala da qualsiasi Pc collegato alla rete Lan dell’ospedale o dal Pc della propria abitazione; collegarsi con l’anatomia patologica in videoconferenza per avere i risultati di un istologico in tempo reale e magari visionare il vetrino insieme all’anatomo-patologo.
Acquisire immagini e filmati prodotti dalle colonne endoscopiche, dai sistemi robotici, dall’ecografo, dagli angiografi portatili, dalla telecamera ambientale e, in generale, da tutti i dispositivi presenti in sala e integrati al sistema installato.
Accedere al Pacs aziendale per visualizzare una Tac o l’ultima Pet del paziente o qualsiasi referto clinico ed eventuali immagini e tracciati associati.
Altre potenziali funzionalità saranno disponibili a seguito dello sviluppo di specifiche integrazioni: controllare le apparecchiature medicali presenti in sala, come ad esempio muovere il tavolo operatorio per avere un migliore accesso all’area d’intervento, regolare tutti i parametri dei dispositivi medici collegati, come elettrobisturi, telecamera endoscopica, telecamera della lampada scialitica, fonti luce, insufflatori, laser, ecografo, intensificatore di brillanza, eccetera. Operare un controllo costante sul corretto funzionamento delle apparecchiature integrate. Accendere e spegnere le luci di sala e le lampade scialitiche.