Il ristorante Botanico, situato all’interno di Capitolo Riviera a Nervi, ma con libero accesso anche da parte di ospiti esterni dell’hotel, ha ottenuto 2 Forchette dal Gambero Rosso e 2 Cappelli dalla Guida dell’Espresso, due tra i più prestigiosi riconoscimenti della ristorazione italiana.
“Un risultato − si legge nella nota dell’Hotel − che premia la dedizione, la passione e la visione dello chef Giovanni Astolfoni e del restaurant manager Fabrizio Parodi, insieme a tutto il team di Botanico e di Capitolo Riviera. Un risultato che testimonia l’impegno quotidiano nel valorizzare la tradizione ligure, reinterpretandola con un tocco di innovazione, attraverso una selezione di prodotti del territorio sia per la cucina sia per la selezione accurata di vini”.
Il nome Botanico riflette la connessione del ristorante con la natura: la cucina trae ispirazione dal mondo vegetale e dalle erbe aromatiche coltivate direttamente nell’orto del ristorante, curato personalmente dallo chef e dal suo team (nella foto).
“Un progetto che unisce territorio, sostenibilità e creatività, dando vita a piatti che raccontano la Liguria in chiave vivace e contemporanea. Grande attenzione viene riservata ai produttori locali delle colline genovesi, da cui provengono molte delle materie prime utilizzate in cucina. Questo legame con il territorio rappresenta il cuore della filosofia di Botanico, dove ogni piatto nasce dall’incontro tra memoria, ricerca e stagionalità”.
La selezione enologica − sottolinea la proprietà − rappresenta inoltre un capitolo fondamentale dell’esperienza Botanico: un percorso che spazia dalle eccellenze liguri con piccole realtà vitivinicole che interpretano al meglio il territorio, fino a etichette nazionali e internazionali, scelte con cura per offrire agli ospiti un viaggio sensoriale completo. “Questi riconoscimenti rappresentano per noi un importante traguardo e, al tempo stesso, uno stimolo a continuare a crescere e innovare, mantenendo sempre al centro la qualità, la passione e l’accoglienza che contraddistinguono la nostra esperienza gastronomica”.



























