Cresce la richiesta di protesi al pene alla Clinica Montallegro di Genova. È quanto risulta dopo la conclusione del II Corso di Chirurgia Andrologica dal Vivo, tenutosi nei giorni scorsi nella clinica genovese. Una due giorni di interventi di impianti di protesi al pene per i soggetti con deficit erettivo grave non soltanto dopo chirurgia per tumore alla prostata ma anche perché vasculopatici o, più giovani, con traumi del bacino a seguito di incidenti stradali o sul lavoro.
“Un tipo di chirurgia che alla Clinica Montallegro di Genova è più che raddoppiata rispetto allo scorso anno – dichiara il prof. Aldo Franco De Rose, urologo e andrologo genovese, presidente dell’Associazione Andrologi Italiani Assai e direttore del Corso di live surgery assieme al dott. Carlo Ambruosi, primario di Villa Scassi, ospedale di Sampierdarena –. In pratica, negli ultimi due anni gli interventi di impianti di protesi al pene per impotenza sessuale grave, proprio alla Clinica Montallegro, si fermavano a cinque; quest’anno, solo nei primi 10 mesi ne sono stati effettuati già 10, e altri sono già programmati; un successo dunque a cui hanno contribuito anche il 20% dei soggetti proveniente da fuori Regione. Ma certamente anche un servizio per i pazienti, se si pensa che nei Centri urologici delle Liguria, negli ultimi quattro anni, non è stato eseguito alcun intervento di impianto di protesi al pene. E il motivo è duplice: la Chirurgia oncologica e quella di urgenza occupano tutti gli spazi di ricovero e di sala operatoria; in secondo luogo, le protesi del pene non sono inserite nei Lea, per cui non sono dispensate facilmente dalle singole Asl”.
“Lo scopo del II Corso di Live Surgery Andrologica Sfide in Andrologia è stato quello di mantenere elevato il livello di formazione tecnico-chirurgica tra gli specialisti urologi, andrologi e il personale infermieristico, sia di sala operatoria sia assistenziale, riguardo alla chirurgia del pene per le anomalie congenite, l’implantologia protesica, l’imaging delle patologie del pene e delle urgenze in andrologia”, dichiarano in una nota congiunta De Rose, Ambruosi, Fabrizio Gallo, urologo dell’Ospedale di Savona, e Guglielmo Mantica, ricercatore della Clinica Urologica di Genova. “Ma la novità di questo anno – precisa Mantica – è stata la nutrita partecipazione di 30 studenti di Medicina, suddivisi nelle due giornate del corso”.
Gli interventi eseguiti sono stati selezionati in base alla severità della patologia andrologica e alle condizioni cliniche del paziente, tali da rendere l’intervento vera e propria “sfida chirurgica”. “Molta importanza è stata data alla attività di ricerca scientifica – precisa De Rose -. Negli ultimi due anni, grazie anche all’impegno di Fabrizio Gallo, e Guglielmo Mantica, abbiamo pubblicato ben tre lavori scientifici su riviste internazionali riguardanti l’implantologia peniena, l’oncologia dei genitali e delle vie urinarie. E altri sono in revisione.”