Ci sono degli esclusi eccellenti dal consiglio regionale appena eletto dalle ultime consultazioni.
Maggioranza
La legge elettorale ha fatto vittime altisonanti come l’ex assessore uscente Giacomo Giampedrone (3.430 voti) nello spezzino. Nessun seggio per la lista Vince Liguria alla Spezia, mentre ne conquista uno l’altra: Orgoglio Liguria, con il candidato che ha racimolato solo 568 voti). Anche Angelo Gratarola (534), l’assessore alla Sanità uscente, resta fuori, così come quello al Turismo, Trasporti e Lavoro Augusto Sartori (1.187).
Tra i totiani al momento resta fuori anche la portavoce dell’ex presidente Jessica Nicolini (1.780 voti), terza dopo Bogliolo e Campora nella lista Vince Liguria. Potrebbe essere ripescata nel caso Campora vada in giunta.
Fuori anche Lilli Lauro, consigliera di lungo corso, prima dei non eletti con 2.733 voti che dalla lista Toti era passata a Fratelli d’Italia.
Niente da fare per gli assessori e i consiglieri delegati della giunta Bucci (tranne Campora): Gambino (1.546), Bordilli (1.719), Corso (1.261), Falteri (1.018), Brusoni (565), Lorenza Rosso (465). Nella Lega fuori anche Rixi, che aveva speso il nome pur non avendo intenzione di muoversi da Roma: è secondo nelle preferenze dietro ad Alessio Piana con 2.565.
Fuori anche i consiglieri comunali genovesi Vincenzo Falcone (813), Franco De Benedictis (793), Lorenzo Pellerano (858), Laura Gaggero (663), Elena Manara (336) e Tiziana Notarnicola (318). Anche Stefano Anzalone (836), coinvolto nell’inchiesta Toti, non ce la fa. È secondo dietro a Boitano e primo dei non eletti nella lista civica Orgoglio Liguria.
Niente da fare anche per il vicesindaco metropolitano Antonio Segalerba, quarto dopo Nicolini con 1.629 voti.
Il capogruppo di Forza Italia Claudio Muzio esce dal consiglio (3.924) in favore di un campione di preferenze come Carlo Bagnasco.
Opposizione
Nel Pd resta fuori per meno di 100 voti Luca Garibaldi, chiavarese e consigliere uscente, nonostante le 4.070 preferenze. La consigliera comunale di Genova Rita Bruzzone si ferma a 2.783.
In Avs, che esprime un solo consigliere a Genova, non ce la fa Ferruccio Sansa, che nella scorsa tornata elettorale era stato il candidato presidente.
Nel Movimento 5 Stelle primo dei non eletti è il consigliere comunale a Genova Fabio Ceraudo.
Niente da fare per Cristina Lodi (2.045) e Pippo Rossetti (1.231), passati ad Azione. Scontano l’assenza di seggi per il Patto Civico e Riformista.