La rigenerazione urbana degli Erzelli quale occasione di sviluppo per l’intero territorio di Genova e della Liguria, all’insegna di una sempre più stretta interazione tra mondo del lavoro, alta tecnologia e Università, ricerca pubblica e privata. È questo il messaggio lanciato dal convegno organizzato oggi da Genova High Tech spa per condividere con la città e gli stakeholder lo stato di avanzamento dei lavori al Parco Scientifico e Tecnologico degli Erzelli, a cominciare dall’avvio dei lavori per la nuova Scuola Politecnica dell’Università di Genova e dalle interlocuzioni con la Regione Liguria, ribadite nel corso dei lavori, per una proposta di partenariato pubblico-privato per la costruzione del nuovo ospedale del Ponente – Centro nazionale di Medicina Computazionale.
Giorgio Loli, presidente di Genova High Tech dichiara: «La tanto attesa prospettiva di dare un sostanziale sviluppo al Parco Scientifico e Tecnologico di Genova è giunta a maturazione. È il momento di unire le volontà e gli sforzi di tutti per dare corpo a questa prospettiva in tempi brevi».
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria aggiunge: «La collina degli Erzelli si prepara a diventare una delle zone più all’avanguardia dell’intera Liguria. In cantiere c’è uno sviluppo urbanistico che rappresenta il progetto bandiera del Pnrr nella nostra Regione, pronto a mettere l’uno di fianco all’altro due capitoli fondamentali per il futuro di Genova e di tutto il nostro territorio: la ricerca, rappresentata dal Politecnico di Unige, e la sanità, con la costruzione di un nuovo polo ospedaliero. Gli Erzelli saranno un polo high tech unico in Italia, in grado di unire salute e tecnologia, a beneficio di tutti i cittadini liguri: proprio per questo incontri come quello promosso da Genova High Tech, pensato per condividere con la collettività i progressi nei lavori di realizzazione, sono preziosi per far conoscere a tutti questo ambizioso progetto di rigenerazione urbana che cambierà il volto del Ponente di Genova».
Per Marco Bucci, sindaco di Genova, «Erzelli vuol dire alta tecnologia, da sempre come amministrazione abbiamo creduto nello sviluppo di quest’area. Un luogo in continua trasformazione che nei prossimi anni diventerà sempre più un punto di riferimento per tutti i cittadini, gli studenti e i lavoratori. Il progetto di sviluppo degli Erzelli sarà in grado di scrivere il futuro della nostra città, creando un polo di attrazione per quella Genova del domani che immaginiamo e per la quale stiamo lavorando: una città con un’altissima qualità di vita, in cui sia bello e possibile studiare, lavorare e passare il proprio tempo libero».
L’idea della realizzazione di un Parco Scientifico e Tecnologico agli Erzelli risale all’inizio degli anni 2000 e alla costituzione, da parte di un gruppo di imprenditori guidati dal prof. Carlo Castellano, della società Genova High Tech spa. Proprio Ght divenne infatti il soggetto promotore e attuatore del progetto di trasformazione della “collina dei container” in un grande polo di ricerca e innovazione tramite la sottoscrizione, nel 2007, dell’accordo di programma con Comune di Genova, Regione Liguria e Università degli Studi di Genova che avrebbe gettato le basi per la più grande operazione di sviluppo immobiliare della Liguria per dimensione degli investimenti e volumetrie.
Federico Delfino, rettore dell’Università di Genova, annuncia: «Il Parco Scientifico e Tecnologico degli Erzelli è un investimento per il futuro di Genova e della Liguria, e l’Università è orgogliosa di esserne una protagonista. Siamo qui oggi, con tutti gi interlocutori istituzionali interessati, per parlare di un progetto che sta prendendo forma concreta e che è già parzialmente attivo. Il trasferimento della Scuola Politecnica in un contesto vivace di ricerca che si completerà con il Centro di Medicina Computazionale, frontiera d’avanguardia nel settore, rappresenta per studentesse, studenti, docenti, ricercatrici e ricercatori un’opportunità unica di crescita, di dialogo e di collaborazione con il tessuto produttivo. Sarà un modello virtuoso di ecosistema dell’innovazione, in grado di fare rete con contesti analoghi in ambito nazionale e internazionale».
Già dal 2010 hanno trovato posto agli Erzelli alcune delle più importanti aziende high tech in ambito nazionale e internazionale quali Ericsson, Siemens, Istituto Italiano di Tecnologia, Esaote, Liguria Digitale, per un totale di circa 25 realtà e 2mila addetti. Nell’area è presente una variegata serie di servizi: spazi per la ristorazione, un asilo nido montessoriano, un supermercato e una palestra. L’urbanizzazione dell’area oggi edificata è stata garantita dalla stessa Ght con un investimento effettuato di circa 50 milioni di euro per la realizzazione di viabilità di accesso e distribuzione, reti tecnologiche, nuovo acquedotto, rete fognaria e centrale termica di cogenerazione. A completare questa prima tranche di interventi anche un parco verde di circa 30 mila mq dotato di sistemi di sicurezza all’avanguardia, connettività wi-fi, servizi, area ludica per bambini e area fitness.
Andrea Munari, amministratore delegato di Amco, chiarisce: «Amco è fortemente impegnata nel progetto Erzelli e sta investendo nel futuro e nel rilancio di Genova. Come unici creditori e finanziatori della società Ght, il nostro obiettivo è supportare questo ambizioso progetto di riqualificazione, creando valore anche grazie a una solida governance societaria, fondamentale per lo sviluppo industriale e l’equilibrio finanziario».
Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Genova High Tech, dice: «Il Great Campus – Parco Scientifico e Tecnologico di Genova Erzelli diventerà non solo il nuovo distretto tecnologico di Genova ma una vera e propria Smart City, con una forte sinergia tra imprese, università, ospedale, centri di ricerca e formazione, un flusso continuo tra momenti di lavoro, di studio, di svago e di incontro. La contaminazione tra diverse funzioni e un ambiente piacevole e ricco di stimoli favoriranno la creatività e la costituzione di nuove comunità e permetteranno di sviluppare spazi e servizi pensati per il lavoro, le famiglie e il tempo libero».
Il nuovo ospedale – Centro nazionale di Medicina Computazionale
Nel 2019 GHT ha avviato l’iter autorizzativo del nuovo assetto urbanistico denominato “Sau 2019” che prevede l’inserimento di una nuova funzione inizialmente non prevista, quella sanitaria, per la realizzazione del nuovo ospedale del Ponente genovese, sulla base dello studio di fattibilità con cui nel 2017 la Regione Liguria ha individuato proprio nella collina degli Erzelli l’area più idonea alla sua collocazione. La stessa Regione ha identificato il nuovo ospedale come “Progetto Bandiera” della Liguria, individuandolo come “Centro nazionale di Medicina Computazionale” e ampliandone quindi le funzioni, non più solo ospedaliere, ma dedite anche alla ricerca sanitaria e tecnologica, con l’obiettivo di trasferire sulla clinica i risultati del calcolo computazionale, nonché il loro successivo sviluppo in fase prototipale.
In particolare l’opera sarà dotata di una struttura clinica destinata ad assicurare l’offerta ospedaliera per una vasta area con una dotazione di oltre 500 posti letto; un’area di ricerca, sede di laboratori di scienze computazionali, destinata alle attività di costruzione e valutazione in clinico delle applicazioni computazionali e delle tecnologie robotiche; un centro di ricerca tecnologica e scienze computazionali destinato alle attività di gestione e sviluppo dell’infrastruttura di calcolo e allo studio delle modellazioni dei dati computazionali e della loro gestione; un’area di officina di sperimentazione prototipi e sviluppo modelli applicati al settore biomedico. Tutte le funzioni del nuovo ospedale – Centro nazionale di Medicina Computazionale conteranno sulla possibile sinergia con le attività industriali e ad alta tecnologia già presenti nel Parco.
«Al momento esiste soltanto una lettera di intenti in cui Ght ci dice di voler proporre alla Regione un partenariato pubblico-privato per la realizzazione del polo ospedaliero di Erzelli − dice Toti − il preliminare di progettazione realizzato dalla Regione vale tra i 600 e gli 800 milioni a seconda delle caratteristiche concreto del progetto: se si deciderà di andare nella direzione del partenariato pubblico-privato, è previsto un canone d’uso che potrà essere in parte a carico della Regione e in parte a carico dei privati. Entro fine estate penso potremo avere un quadro economico dei conti più definito, che però non potrà distanziarsi molto dai preliminari di progettazione. Il partenariato può essere una formula particolarmente agile, fatte ovviamente salve tutte le verifiche di convenienza economica che andranno analizzate, soprattutto perché consente di andare a un progetto integrato, dato che una volta che si incarica un’azienda di realizzarlo, essa stessa elabora il progetto, lo fa validare, costruisce l’ospedale e lo gestisce per i 25 anni successivi, accollandosi rischi e costi dell’opera».
La nuova Scuola Politecnica dell’Università di Genova
L’ospedale sarà collocato nel punto di massima accessibilità al Parco, in prossimità della stazione di arrivo della nuova funicolare terrestre e in adiacenza all’altra principale funzione pubblica dell’area, ossia la nuova Scuola Politecnica, per la quale è in fase di aggiudicazione l’appalto per i lavori del primo lotto: tale lotto riguarda cinque corpi di fabbrica destinati a laboratori per le attività di ricerca e sperimentazione e la viabilità privata di servizio agli edifici, per un valore di 90,3 milioni e durata prevista del cantiere di circa due anni e mezzo. Entro la fine del 2024 l’Università di Genova avvierà il procedimento di gara per la scelta dell’appaltatore del secondo lotto attuativo, relativo a dipartimenti e aule. Inoltre è in corso, a cura di Genova High Tech, la gara d’appalto per le opere di urbanizzazione, il cui termine ultimo per la ricezione delle offerte è il prossimo 5 aprile.
La superficie costruita complessiva dell’edificio dipartimenti e aule sarà pari a 55.000 mq, quella dei laboratori a circa 20.000 mq. L’estensione del sedime, comprensivo di tutti gli spazi aperti adibiti ad aree pedonali, verde, percorsi, parcheggi, è di circa 37.500 mq. Saranno complessivamente a disposizione, tra quelli in struttura ed esterni, 1000 posti auto e 700 posti moto. L’accessibilità verrà garantita da viabilità carrabili direttamente collegate ai parcheggi, dai percorsi pedonali connessi con il Parco verde e con gli ulteriori lotti del Parco Scientifico Tecnologico e dalla nuova funicolare, la cui stazione di arrivo sarà collocata in prossimità dell’accesso principale della scuola. Nella nuova Scuola Politecnica si insedieranno oltre 8 mila studenti, 500 professori e ricercatori, per un investimento complessivo di circa 350 milioni.