Le Borse europee, in attesa dei dati sull’inflazione americana, si sono riprese dopo l’avvio debole del 2024 seguito ai rialzi del 2023. Milano segna +0,42%, Londra +0,06%, Madrid +0,44%, Parigi +0,4%, Francoforte +0,74%. Spread Btp/Bund sui 167 punti (variazione -0,14%, rendimento Btp 10 anni +3,79%, rendimento Bund 10 anni +2,12%).
A Piazza Affari brilla Amplifon (+3,4%) dopo l’upgrade e il miglioramento del target di prezzo da parte di Morgan Stanley. In coda i petroliferi Eni (-2,96%), Saipem (-3,86%) e Tenaris (-2,09%) penalizzati dal crollo del prezzo del petrolio dopo la decisione annunciata domenica dall’Arabia Saudita di tagliare il prezzo di febbraio del greggio (Arab Light) per i compratori asiatici. Il Brent marzo scende a 76 dollari al barile (-3,5%) e il Wti febbraio a 70,8 dollari (-4,2%).
Sul valutario, l’euro torna a quota 1,097 come al closing di venerdì, a fronte di 1,094 dollari oggi in avvio ma perde terreno sullo yen e scambia a 157,8 yen (157,98 in avvio), quando il cambio dollaro/yen si attesta a 143,8 (-0,5%).
In forte calo il gas naturale, scambiato ad Amsterdam a 31,65 euro al megawattora (-8,4%).