Sono state approvate dalla Camera le disposizioni del “Pacchetto Nautica” contenute nel Ddl Made in Italy, frutto del confronto di Confindustria Nautica con il Ministro Adolfo Urso, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i relatori del provvedimento i parlamentari Gusmeroli e Giovine, e Ilaria Cavo. Confindustria Nautica approfondirà i contenuti delle norme con il ministro Urso e il viceministro Rixi a Roma, il prossimo 14 dicembre, in occasione dell’assemblea dei soci
Queste le misure introdotte, di cui Confindustria Nautica aveva anticipato i contenuti e che ora passano al vaglio del Senato:
istituzione di un fondo per la rottamazione dei motori destinati alla nautica finalizzata all’acquisto di propulsori elettrici;
riduzione a 7 giorni dei termini per l’immatricolazione delle imbarcazioni e delle navi da diporto al fine di rendere più competitiva la bandiera italiana;
definizione della documentazione che abilita i natanti (scafi minori di 10 metri per i quali non è prevista l’immatricolazione obbligatoria) alla navigazione nelle acque territoriali di altri Paesi Ue. In particolare Croazia, Slovenia, Grecia e non solo, che dalla prossima estate sarebbero state precluse ai “non targati” e ai quali sarebbe stata richiesta l’immatricolazione con tutti gli oneri che questa comporta;
istituzione di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con sottoscrizione autenticata dagli Sportelli telematici dell’automobilista (Sta), che attesti l’esclusiva proprietà del natante da diporto, al fine di risolvere il problema dei possessori di “natanti” che volontariamente intendono immatricolarli sotto bandiera italiana per navigare oltre 12 miglia dalla costa, ma hanno smarrito o non hanno un titolo di proprietà.