Nessun ‘definanziamento’ da parte della Regione per la nuova Diga Foranea, ritenuta fondamentale e strategica non solo per il capoluogo, ma per tutto il territorio e anche a livello nazionale.
Le risorse, pari a 57 milioni di euro, erano state stanziate da Regione nel 2021 attraverso il Fondo strategico quale anticipo per consentire che le procedure relative all’infrastruttura portuale potessero essere avviate, in attesa dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In questa fase, raggiunto l’obiettivo e arrivati i fondi del Pnrr, le risorse regionali verranno riprogrammate nel Fondo Strategico per il prossimo triennio.
Il presidente della giunta con delega al bilancio Giovanni Toti ha spiegato che la cifra, in seguito all’aggiudicazione definitiva dell’appalto per realizzare la prima fase della Diga, secondo quanto disposto dalla legge regionale 13 del 2021, costituirà una copertura per il finanziamento degli interventi del Programma triennale degli investimenti infrastrutturali pubblici anni.
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) aveva presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui aveva chiesto alla giunta come saranno utilizzati i 57 milioni di euro, previsti nel Fondo Strategico Regionale e non più destinati alla realizzazione della Diga foranea del porto di Genova. Il consigliere ha ricordato che, nonostante il ricorso della seconda classificata nella gara, la cui nuova udienza sarà l’8 aprile 2023, la giunta ha già stabilito il de-finanziamento del contributo di 57 milioni di euro, perché i due operatori hanno presentato offerte con ribassi d’asta superiori al contributo della Regione.