Oltre 30 piccole e medie imprese da tutta la Liguria hanno preso parte questa mattina all’evento Opportunità per le Pmi della Blue Economy, organizzato dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine e dal Consorzio Tecnomar.
Tanti i temi affrontati dai relatori, nello spirito di dare spunti ed istruzioni pronto uso alle aziende associate e non, per poter cogliere occasioni di finanziamento, internazionalizzazione e miglioramento delle proprie performance.
Il denso programma, sviluppato in una serie di interventi di rappresentanti di attori che hanno un ruolo di primo piano nell’ambito dell’economia, delle istituzioni e dell’innovazione – oltre ai promotori: Mur, Regione Liguria, Fincantieri, Ecosistema Raise, Navigo, Blue District, Azienda Speciale Camera di Commercio Riviere di Liguria − è stato introdotto dal presidente del Dltm Lorenzo Forcieri, che ha dedicato un momento di commiato alla figura dell’Ammiraglio Davide Gabrielli, direttore del Cssn e membro del Comitato Tecnico Scientifico del Distretto, prematuramente scomparso.
«Questo evento, il primo in una direzione verso cui desideriamo continuare, vuol essere uno strumento fondamentale per la conoscenza delle opportunità di innovazione ed accrescimento della competitività delle aziende» ha sottolineato Forcieri, prima di cedere la parola ai relatori.
Al centro dell’intervento di Fabrizio Cobis del Mur, il Pnrr. «Una vera occasione per disporre di risorse pubbliche, in relazione alla quale i vari soggetti interessati devono cambiare modo di lavorare e ragionare».
Francesco Caso, dirigente della Regione Liguria, ha tenuto una particolareggiata relazione sulle sfide del Pr Fesr Liguria. «Transizione ecologica, vero sviluppo sostenibile e green, Europa più competitiva, intelligente e vicina ai cittadini: questi sono strumenti per le imprese, per raggiungere la transizione intelligente».
La presidente di Tecnomar Cristiana Pagni, fedele allo spirito del Consorzio, ripresentato per l’occasione, ha puntato l’attenzione sul valore delle sinergie. «Imprese, ricerca, società civile ed istituzioni devono andare avanti insieme per un approccio diverso, che dia il via alla creazione di solide partnership commerciali e dia impulso a ricerca, sviluppo ed investimenti sulle risorse umane».
Spazio, poi a Lucio Sabbadini di Fincantieri, una delle grandi aziende socie del Dltm. «Fincantieri supporta l’innovazione in tutto il mondo: andiamo avanti insieme al distretto per individuare, grazie ad una mappatura che sarà effettuata nei prossimi mesi, le aziende che possano essere nostre partner tecnologiche».
«Agevolazioni complessive per 120 milioni di euro, di cui 20 per open call sul territorio»: cifre che parlano da sole, quelle citate da Cristina Battaglia dell’ecosistema Raise. Altre fondamentali occasioni legate al Pnrr.
È stata, quindi, la volta di tre partner con cui il Dltm ha stretto relazioni strategiche.
Navigo, cluster toscano della nautica, è la new entry. «Recentemente abbiamo siglato un accordo con il Distretto – ha sottolineato la presidente Katia Balducci – mettiamo a disposizione la nostra esperienza di centro servizi no-profit, consci che la potenzialità dei distretti uniti sia strategica alla luce degli alti obiettivi Ue»
Claudio Oliva del Genova Blue District, ha illustrato vecchi e nuovi progetti. «Dalle Blue Skills a Verso The Ocean Race, evento sportivo usato come driver di consapevolezza e sostenibilità. Consapevolezza, soluzioni e dimostrazioni le fasi per il lavoro del futuro; segnalo, inoltre, il Circular Desk: una mappatura sull’economia circolare che servirà a coinvolgere le aziende che vogliono aprirsi a questo modo di procedere».
Laura Parducci della Camera di Commercio Riviere di Liguria, ha presentato le opportunità offerte dalla rete europea Een. «Si tratta di una collaborazione già rodata con il Distretto e Tecnomar, con l’obiettivo di migliorare le pmi e le loro performance nell’ambito della programmazione europea». A corredo, in occasione dell’evento, nel terminal è stato allestito uno stand dell’Antenna Europe Direct della Provincia della Spezia.
Chiusa questa fase è stata la volta di ascoltare le voci delle Pmi: “La parola alle imprese: idee, proposte, testimonianze”, durante la quale sono emerse alcune istanze di primario interesse, come la necessità di un supporto da parte degli istituti di credito per la copertura dei finanziamenti, quando questi non siano a fondo perduto e di far fronte comune fra le realtà più snelle per partecipare a progetti articolati, senza subire la concorrenza di aziende più strutturate.
A chiudere, il direttore del Dltm Giovanni Caprino, che ha illustrato mission e i progetti principali in cui il Distretto è attualmente impegnato, in modo particolare quelli transfrontalieri, e aperto all’ingresso di nuovi soci, per rendere ulteriormente strategica questa realtà legata ad uno dei settori principali della regione.