Dal 8 al 10 novembre, si sono svolte le elezioni della Rsu in Fincantieri Riva Trigoso, la Uilm con 334 voti su 364 validi (collegio operai-impiegati) segna una forte affermazione della propria lista rispetto alle precedenti elezioni del 2018.
Ha conquistato 45 voti in più con una percentuale del 52,68% rispetto al 50,88% del 2018. In termini assoluti diventa la prima organizzazione sindacale con 5 delegati su 9 mentre la Fiom ne conquista 3 e la Fim 1.
Secondo la Uilm è altrettando significativa l’affermazione di Alessandro Buffa che con 169 risulta il più votato tra tutti gli eletti, mentre Simone Garibaldi risulta il più votato tra gli operai con 76 voti.
Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova, commenta: «I lavoratori hanno voluto premiarci per l’impegno messo su questioni che hanno interessato Fincantieri in generale e in particolare il cantiere di Riva Trigoso, soprattutto hanno voluto gratificare il modello sindacale partecipativo. A mio giudizio ci troviamo di fronte a un cambio di paradigma nel panorama sindacale genovese che dimostra la bontà del nostro lavoro e il declino di un certo modo di fare sindacato, troppo legato al conflitto e al movimentismo. Questo successo, che si somma ai risultati recenti registrati anche in Ansaldo Energia e Leonardo, viene da lontano e dimostra che i lavoratori hanno capito il messaggio riformista della Uilm. Alla lotta fine a se stessa noi abbiamo proposto accordi, salario tutela e diritti. Grazie a questo nostro impegno Fincantieri ha saturato i cantieri e dato stabilità occupazionale nel territorio, in un momento molto difficile per il nostro paese. La forte crescita di voti, delegati, iscritti e simpatizzanti di questi mesi certifica che le scelte da noi prese sono state capite e per questo i lavoratori ci hanno premiato. Questo risultato premia l’attivismo della nostra Rsu e i candidati per l’impegno profuso e la bravura dimostrata, e non fa altro che darci stimoli per lavorare ancora più duramente nel futuro e portare avanti le nostre idee nell’interesse esclusivo dei lavoratori».