Chiusura in rialzo per le Borse europee, nonostante i dati negativi sulla produzione industriale tedesca che a marzo è crollata del 9,2% e di quella francese (-16,2%) mentre in Italia le vendite al dettaglio di marzo sono scese del 20,5% rispetto a febbraio e del 18,4% in confronto allo stesso mese di un anno fa. Probabilmente gli investitori sono stati incoraggiati dall’aumento dell’export cinese (in aprile +3,5%) e dal calo delle richeste dei sussudi di disoccupazione negli Usa.
Londra e Francoforte segnano +1,4%, Parigi +1,5%. Milano ha termbat le contrattazioni con Ftse Italia All Share +0,39% e Ftse Mib +0,50%. Lo spread Btp/Bund è diminuito a 244 punti (-1,12%)
A Piazza Affari in forte ribasso Cnh (-3%), all’indomani della trimestrale che ha evidenziato una perdita di 54 milioni di dollari nel periodo, in rialzo Nexi (+3,8%).
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,0789 dollari (1,0795 in avvio e 1,08 alla vigilia) e a 114,913 yen (114,71 e 114,56), con il dollaro che vale 106,515 yen (106,24 e 106,07).
Per quanto riguarda il petrolio, in chiusura dei mercati europei, il contratto consegna giugno sul Wti sale del 7,71% a 25,84 dollari al barile e quello scadenza luglio sul Brent del Mare del Nord del 3,57% a 30,78 dollari al barile.