La qualità dell’aria degli ambienti domestici è un dato fondamentale per la nostra salute: l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che mediamente passiamo circa il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi e che l’aria all’interno può essere fino a 5 volte più inquinata rispetto all’esterno. L’aria negli ambienti chiusi contiene una vasta gamma di componenti volatili organiche, prodotte da diverse fonti, quali materiali da costruzione, detergenti, combustione, tabacco, elettronica, attività umane, vernici, adesivi, deodoranti, cosmetici, per citarne alcuni.
Partendo da questa osservazione tre giovani italiani, Vincenzo Vitiello, Alessio D’Andrea e Paolo Ganis, hanno sviluppato Clairy, un innovativo purificatore d’aria in grado di potenziare la naturale capacità depurativa delle piante da appartamento. Il sistema è stato presentato oggi a Euroflora a Genova.
Clairy, messo a disposizione in esclusiva italiana da Iren per i propri clienti, è all’apparenza un semplice vaso per piante, che contiene al suo interno una innovativa tecnologia che aumenta il flusso dell’aria che attraversa la pianta, amplificandone così le naturali capacità di fitodepurazione, fino ad arrivare, come certificato dai test di laboratorio, a un abbattimento del 93% degli inquinanti.
Il progetto, presentato al Ces di Las Vegas nel 2016 e incubato subito dopo da Plug & Play Ventures, noto incubatore di startup della Silicon Valley, ha ottenuto un importante finanziamento da parte dell’Unione Europea.
Clairy è anche dotato di sensori che rilevano la qualità dell’aria, la temperatura e l’umidità dell’ambiente, e che trasmettono in tempo reale questi parametri all’app mobile dedicata attraverso WiFi, consentendo così all’utente di monitorare direttamente dal proprio smartphone la qualità dell’aria della propria abitazione.
Clairy è anche un prodotto di design e di qualità artigianale, realizzato a mano dalle maestranze del distretto della ceramica di Nove (Vicenza).